BACCELLIERE: nel Medioevo il termine ha un duplice significato: nella cavalleria medievale, indica il giovane gentiluomo che compiva il noviziato prima di essere armato cavaliere, oppure designava, nelle università medievali, lo studente che aveva conseguito il primo grado accademico, inferiore a quello di maestro e di dottore.
BACINETTO: il termine indica una calotta metallica che fra XIII e XIV si portava sotto l’elmo per difendere la testa quando esso veniva tolto; era costituito da una visiera mobile spesso a punta e con buchi.
BADESSA: superiora di un monastero autonomo di monache.
BALESTRA: arma in uso da tempi antichi e utilizzata fino all’adozione delle armi da fuoco: è costituita da un arco fissato a un fusto di legno, munito di dispositivo con cui fermare la corda, quando è tesa, al fusto e farla scattare al momento opportuno, per lanciare frecce, dardi, e anche pietre; era detta manesca se di piccole dimensioni, da posta se di dimensioni più grandi.
BALISTA: (dal greco bàllein, lanciare). Macchina da guerra dell’epoca romana e medievale, che lanciava dardi e proiettili da numerose libbre a distanza di un centinaio di metri. Ne esistevano diversi modelli, fissi o mobili, di varie dimensioni. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BALIVO: titoli di pubblico ufficiale del tardo Medioevo con attribuzioni e autorità molto varie secondo i luoghi e i tempi; erano in genere governatori di province o di grandi circoscrizioni, con ampî poteri amministrativi e giudiziarî.
BALLATA: genere poetico-musicale in voga in Italia a partire dal XIII secolo; prevedeva la presenza di un ritornello seguito da una strofa composta da due “piedi” (serie di versi che condividono schema metrico e melodia) e una “volta” ( con melodia analoga a quella della ripresa ma testo differente)
BALUARDO: Opera simile al bastione, da cui differiva perché composto da terra battuta al contrario del bastione in muratura o rivestito con mattoni. Ne conseguiva, ovviamente, una solidità piuttosto modesta anche se possedeva una elevata capacità di smorzamento dei proiettili di artiglieria. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BANNO: nel diritto medievale indica il diritto di comandare, costringere, punire del signore feudale. Per estensione indica l’obbligo dei feudatari al servizio militare presso il re, infatti quest’ultimo quando “convocava il banno” chiamava a sé i suoi vassalli in armi.
BANU HILAL: Agguerrita tribù nomade che a partire dal 1050-1051 inaugura una lunga serie di aggressioni e devastazioni nel Nord Africa fino a realizzare una vera e propria invasione. Ibn Khaldun compara gli hilaliani ad un tremendo sciame di cavallette. Il passaggio dei Banu Hilal in Africa e i combattimenti che essi affrontano formano lo sfondo storico di una serie di racconti d’eroismo e d’amore dal titolo Sirat Bani Hilal.
BARBACANE: Costruzione avanzata, spesso staccata dalle opere difensive continue, destinata per lo più a protezione dell’estremità inferiore. Nel Basso Medioevo e durante il Rinascimento a volte il termine definiva un’opera difensiva che precedeva l’ingresso. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BARBARO: dal greco bárbaros, incapace di farsi capire. Usata dai greci, ed in seguito dai romani, per indicare gli stranieri, cioè gli individui o popoli non appartenenti alla cultura ellenica o latina. Il suo significato si è evoluto nel corso del tempo, finendo per identificare gli appartenenti a popoli o tribù non evoluti e selvaggi, lontani dal modo di pensare civilizzato della persona che li descrive. Nell’accezione contemporanea, il termine viene usato per descrivere persone rozze e bellicose, spesso utilizzato nel fantasy o nel linguaggio popolare.
BARBETTA: Sito della fortificazione posto alla sommità del terrapieno, occupato dai pezzi di artiglieria, protetti soltanto dal parapetto. Nell’accezione letterale del termine, perchè la fiammata del pezzo faceva “la barba” allo spalto. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BARGELLO: palazzo che presenta la sede dell’ufficiale preposto ai servizi di polizia, bargello appunto, tipico dell’Italia comunale.
BARONE: titolo nobiliare, massimo grado dell’ordinamento feudale, costituito da coloro che avevano ricevuto direttamente dal re il feudo e dal quale dipendevano i feudatari minori. Il barone aveva il diritto di banno e nel suo territorio il re non poteva emanare alcuna legge né dare ordini diretti ai sudditi. In Italia ebbe più ampia potestà di giurisdizione, nonché il diritto di guerra, di esigere tributi e di battere moneta. Anche quando il feudo, in epoca più tarda, decadde, l’istituto baronale rimase.
BASILICA: edificio pubblico dell’antica Roma a pianta rettangolare chiusa da due absidi; successivamente il termine passa a indicare una chiesa paleocristiana nata sullo stesso impianto dell’edificio romano. Questo luogo di culto presenta una pianta rettangolare con lo spazio interno diviso in tre o cinque navate e l’ingresso su un lato minore dell’edificio.
BASILII: Dinastia di imperatori bizantini cominciata da Basilio I (967- 886), meglio conosciuta come dinastia macedone. Termina nel 1057 con l’avvento dei Comneni.
BASILISCO: Artiglieria rinascimentale, di notevole lunghezza (oltre gli 8 metri) che sparava proiettili in pietra o ferro dal peso di circa 7 kg. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BASTIONE: architettura difensiva costituita da un terrapieno contenuto da un possente muro perimetrale. I bastioni vennero impiegati in sostituzione delle torri medievali a partire dal XIV secolo, a protezione degli angoli e dei punti significativi delle cinte murarie delle città
BATTISTERO: edificio sacro, attiguo o annesso a una basilica, presenta una pianta centrale di forma o poligonale o circolare e una copertura a cupola, destinato all’amministrazione del Battesimo.
BAZAR: agglomerato urbano tipico delle città islamiche adibito a mercato costituito da strade strette e coperte da tende o volte, lungo le quali si affacciavano le botteghe con le merci; in genere costituiva un quartiere a sé stante.
BECCATELLI: Mensole ad andamento verticale sporgenti dal filo della torre o cortina, su cui scaricavano degli archetti entro cui si realizzavano le caditoie per l’esercizio della difesa piombante. Tutto l’insieme, così definito, comprensivo di sovrastante merlatura, veniva denominato coronamento, od anche apparato a sporgere. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BEGARDO: nome con cui venivano indicati nel XIII secolo gli appartenenti ad associazioni di beghini, ed esteso nel XIV secolo a gruppi religiosi mendicanti.
BEGHINA: il termine indica una donna che vive in piccole comunità, in proprie case riunite in complessi detti beghinaggi, tra lo stato religioso e quello laico, senza una vera e propria regola monastica e pronunciando solo i voti di obbedienza e castità. Questa forma di religiosità ebbe origine in Belgio nel XII secolo.
BEGHINAGGIO: il termine indica sia la comunità di beghine che complesso di edifici usati come abitazioni di una comunità di beghine: consistente in un agglomerato di case dall’aspetto caratteristico, raccolte intorno a uno spazio verde, talora anche assai ampio, con chiese e ospedali.
BENEDETTINO: ordine monastico ispirato alla Regola di Benedetto da Norcia, incentrata sulla vita in comune e sulla cooperazione, sia spirituale sia materiale. Il monastero benedettino si presenta come una comunità autosufficiente, con a capo un abate. Dal Medioevo le abbazie benedettine hanno costituito importanti centri economici, nuclei di cultura, centri di conservazione e trasmissione dei testi antichi.
BENEFICIO: istituto medievale consistente in un rapporto costituito dalla concessione di una terra, revocabile e non va mai oltre la vita del concedente né quella del concessionario. Era strettamente connesso con il rapporto di vassallaggio, e dalla loro unione nacque appunto il rapporto feudale, sicché, storicamente, beneficio finì con l’essere usato spesso come sinonimo di feudo. Il beneficio ecclesiastico invece è un ente giuridico costituito dall’autorità ecclesiastica, e consistente in un ufficio sacro con il diritto di godere i redditi ad esso connessi.
BERTESCA: Opera difensiva di epoca medievale, coperta, realizzata inizialmente in legno, successivamente in muratura. Sporgeva al di fuori del filo delle cortine ed era dotata di caditoie per colpire gli attaccanti. Di frequente ubicata anche sopra gli accessi alla fortificazione. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BIFORA: finestra ad arco stretta e lunga, suddivisa verticalmente in due parti uguali da una colonnina; elemento caratteristico degli stili romanico e gotico.
BLASONE: scienza che comprende le leggi e le proprietà dell’araldica e insegna a interpretare il significato degli stemmi nobiliari nelle loro diverse declinazioni. Indica anche lo stemma gentilizio, e anche la descrizione che ne viene fatta secondo l’apposita terminologia.
BOIARO: termine che indica la più antica nobiltà russa. In origine, XI secolo, furono essenzialmente capi militari al servizio dei duchi, da XII secolo ottennero latifondi e servi. Segnarono con i loro scontri con gli zar la storia di gran parte dell’impero russo.
BOLLA: termine che indica il sigillo per autenticare i documenti ufficiali delle cancellerie medievali, solitamente tenuto da un filo di canapa o di seta. Più in generale indica il tipo di documenti medievali con questo sigillo.
BOMBARDA: Per usare le parole di Giovanni Villani (scrittore fiorentino vissuto a cavaliere del XIII-XIV secolo) le bombarde “saettano pallotte di ferro con fuocco” mentre Roberto Valturio, (trattatista rinascimentale e redattore del De re militari “è una macchina metallica che, con fuoco e polvere di zolfo […] lancia lontano proiettili di bronzo, palle infuocate e pesanti sassi rotondi”. Con questo termine quindi, venivano indicate le primissime armi da fuoco, che comparvero sul proscenio europeo tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XIV.
BRANDEGGIO: Movimento angolare che l’affusto di artiglieria sviluppa con andamento orizzontale e che è consentito da una serie di meccanismi presenti nell’affusto stesso. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BRECCIA: Apertura nella cortina della fortificazione procurata dall’assediante con mine od artiglierie, per penetrare all’interno della piazza e conquistarla. Nell’antichità era ottenuta con l’ariete, grazie agli esili spessori delle murature. Successivamente, nel Medioevo, furono usate le mine, quindi, soprattutto nel XVII sec., il tiro delle artiglierie. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BREVE: documento notarile a testimonianza della conclusione di un affare, diffuso intorno al XIII secolo. Nei comuni medievali era un termine utilizzato come giuramento quando veniva assunta una carica.
BREVIARIO: libro liturgico composto di salmi, inni, preghiere e letture, ordinati secondo le ore del giorno, era usato soprattutto dagli ecclesiastici.
BROLETTO: dal latino medievale brolium ( orto, giardino recintato) è il nome che viene dato al palazzo municipale in alcune città della Lombardia; il termine deriva dall’area recintata in cui, a partire dall’XI secolo, si svolgevano le assemblee cittadine e vi veniva anche amministrata la giustizia.
BRULOTTO: Il brulotto è un natante – struttura galleggiante – di piccole dimensioni, caricato di esplosivo o materiale incendiario, lasciato alla deriva in mare o nei fiumi e destinato ad essere indirizzato contro postazioni nemiche di vario genere, come altre imbarcazioni o ponti di barche.
BUCA DI LUPO: Scavo di forma cilindrica abbastanza profondo terminante in basso con alcuni paletti aguzzi rivolti verso l’alto. Realizzate a gruppi, disposte in modo concentrato ed adeguatamente mimetizzate, costituivano un’ottima difesa integrativa di cui venivano dotate le fortificazioni, in posizione anteriore ad esse. Vennero introdotte per la prima volta in epoca romana, note all’epoca con il termine di lilium od anche tribolo. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
BURGRAVIO: termine che indica, nelle città tedesche e fiamminghe medievali, il comandante militare del cittadella fortificata, il Burg, da cui, in rappresentanza del signore, sorvegliava la città.