“La verità non è sempre ciò che appare.”
In questa settimana tematica dedicata alla festa più paurosa dell’anno, non poteva mancare il nostro consueto appuntamento con il cinema. Il film di cui parleremo oggi altri non è che “Il mistero di Sleepy Hollow”, gioiello del 1999 che ha riscosso grandissimo successo a livello internazionale. Con un cast davvero stellare, vi recitano infatti Johnny Depp, Christina Ricci, Miranda Richardson, Christopher Walken e Christopher Lee, la pellicola firmata dal grande regista Tim Burton prende spunto dal racconto “La leggenda di Sleepy Hollow” di Washington Irving (1820).
La storia, che traspone alla perfezione le classiche atmosfere cupe ottocentesche, si apre a New York nel 1799 dove troviamo l’agente Ichabod Crane, protagonista della vicenda, intento a far valere la ragione e la veridicità della scienza contro l’arretratezza dei metodi usati dalla polizia e dai giudici per estorcere confessioni e concludere processi. A causa del suo atteggiamento di sfida nei confronti delle autorità, il nostro caro Crane viene spedito nella desolata valle di Sleepy Hollow, che ospita un piccolo villaggio molto lontano da New York nel quale si sono verificati tre inspiegabili omicidi.
Da questo momento in poi, con ritmo incalzante, inizieranno a verificarsi strani accadimenti in una cornice tetra, inquietante, dove magia, superstizione, stregoneria e illusioni si intrecciano per dar vita ad un thriller dalle sfumature horror. A Sleepy Hollow, Katrina Van Tassel – la figlia del “padrone” della città e oggetto dell’amore di Crane – spiega che son tutti imparentati per sangue o per matrimoni, inizia così un’inesorabile corsa contro il tempo per capire il movente dell’assassino, che si scoprirà essere il famigerato cavaliere senza testa, spirito di uno spietato mercenario dell’Assia morto assassinato.
Tutto però, nonostante l’intrecciarsi di magia e leggende, ha una spiegazione logica che si cela molto spesso nella sete di potere o nelle verità non dette, come ci aiuterà a comprendere l’agente Crane. Chi è quindi il vero colpevole? Chi manovra l’inarrestabile cavaliere senza testa? Lo scoprirete solo alla fine della pellicola!
Un film assolutamente consigliato che, nonostante ormai abbia più di vent’anni, resta sempre attuale e coinvolgente, con i suoi paesaggi che partecipano alle avventure dei protagonisti e riescono ad immergere lo spettatore nelle tinte fosche di Sleepy Hollow e con i suoi personaggi ben caratterizzati, dove ognuno di loro è ciò che è ma anche tanto altro.
Martina Corona
Per approfondire:
IRVING WASHINGTON, La leggenda di Sleepy Hollow, Leone Editore, Milano 2012.