La “città dei matti” e la “città grigia”: questi sono solo due dei diversi soprannomi attribuiti alla città di Gubbio, nota anche come la città di Don Matteo. Il comune, conosciuto dal grande pubblico per essere stato il set di una delle serie italiane più amate, anche nel Medioevo si difendeva bene in quanto a notorietà. Posto in una posizione strategica, il territorio di Gubbio fu abitato fin dal Paleolitico medio; entrato nel III secolo a.C. sotto la sfera d’influenza di Roma, divenne una città fiorente sotto l’Impero e dopo la sua caduta passò nella sfera d’influenza bizantina. Dopo un periodo di decadenza, fra XI e XIII secolo si ebbe il suo periodo di massimo splendore: ricevette numerosi privilegi da parte degli imperatori, tanto che ciò generò contrasti con il comune di Perugia. Gli eugubini furono sconfitti dai perugini nel 1217, ma la prosperità non diminuì fino al Trecento, quando la città passò sotto diverse dominazioni fino a che nel 1384 Montefeltro non s’impadronì della città. Essendo, Gubbio, una città costruita su un lato del monte Ingino, salite e discese sono numerose perciò vi consigliamo di indossare scarpe comode. In questo itinerario vi proponiamo sette tappe, che potrete affrontare in un giorno solo o due, a seconda di quanto vi sentiate energici.

Prima tappa

Iniziamo dalla parte bassa della città. La Chiesa di San Francesco fu costruita a partire dalla seconda metà del XIII secolo, in un terreno appartenuto alla famiglia Spadalonga che pare avesse accolto San Francesco una volta abbandonata la casa paterna. L’interno venne trasformato nel XVIII secolo ma si possono ancora ammirare gli affreschi dell’abside sinistra di Ottaviano Nelli, dipinti fra il 1410 e il 1415, invece in quella centrale troviamo affreschi risalenti al XIII secolo raffiguranti Cristo benedicente e quattro Santi. Meritano una visita anche alcune sale del convento adiacente.

Seconda tappa

Iniziamo la salita e ci troviamo alla Chiesa di San Giovanni Battista diventata famosa per essere la parrocchia di Don Matteo; le prime attestazioni risalgono al XII secolo ma nel XIII fu radicalmente ricostruita. La facciata è gotica mentre il campanile è in stile romanico. Affreschi gotici sono ancora visibili all’interno.

Terza tappa

Saliamo ancora e arriviamo nell’iconica piazza Grande, su di essa si affacciano due famosi palazzi. Il Palazzo dei Consoli venne costruito fra il 1332 e il 1338, è a pianta rettangolare e la piazza su cui sorge, in parte, funge da copertura dei livelli inferiori dell’edificio; dal portale si accede alla sala dove in epoca comunale si svolgevano le riunioni cittadine. Ora il palazzo ospita il museo civico. Di fronte si trova il Palazzo Pretorio, anch’esso di origine medievale e ora sede del comune di Gubbio.

Quarta tappa

Proseguiamo in piano questa volta e ci dirigiamo verso il palazzo del Bargello. Costruito all’inizio del Trecento, è un edificio abitativo perfettamente conservato. Tradizione vuole che fosse la residenza del magistrato che si occupava di mantenere l’ordine pubblico della città, il Bargello appunto. Ora ospita il museo della balestra. Quest’edificio è molto conosciuto perché si trova di fronte alla famosa Fontana dei matti, di origine cinquecentesca, dove leggenda vuole che lo straniero che compia tre giri attorno a essa mentre gli altri lo bagnano riceverà la cittadinanza onoraria.

Quinta tappa

Ora riprendiamo la salita, ma c’è un comodo ascensore che ci può aiutare, e raggiungiamo il Duomo della città. L’edificio è costruito su una chiesa romanica risalente al XIII/XIV secolo. La facciata è molto semplice, con un rosone circondato dai simboli dei quattro evangelisti e dall’Agnus dei. L’interno è stato restaurato nel XX secolo con l’intento di portare alla luce l’aspetto originario medievale, e vi si trovano molti dipinti di artisti del Cinquecento.

Sesta tappa

Di fronte al Duomo si trova il Palazzo Ducale, nato dall’ampliamento e dalla trasformazione di alcuni edifici medievali per volere di Federico da Montefeltro a partire dal 1476. Oggi il Palazzo è diventato un museo e al suo interno è conservato uno studiolo quattrocentesco composto interamente da legno intarsiato voluto da Montefeltro stesso su modello di quello del Palazzo Ducale di Urbino.

Settima tappa

I più temerari possono avventurarsi sul monte Ingino per andare a visitare la Basilica di Sant’Ubaldo. Qui vengono custodite le spoglie del patrono della città, Sant’Ubaldo appunto. I lavori per la costruzione dell’attuale basilica iniziarono nel 1513 su un edificio preesistente. Gli esterni e gli interni sono molto semplici, e l’altare maggiore fu realizzato nel 1884. Qui è dove vengono riposti i ceri che, il 15 maggio di ogni anno, sono trasportati per le strade di Gubbio per l’omonima festa.

Informazioni utili:

▪       Chiesa di San Francesco: Piazza Quaranta Martiri.
Orari: tutti i giorni 8:00-12:00, 15:00-19:00.

▪       Chiesa di San Giovanni Battista: Piazza San Giovanni.

  Orari non disponibili: 

▪       Palazzo dei Consoli: orari infrasettimanali da aprile a ottobre: ore 10:00–13:30 / 14:30–18:30, da novembre a marzo: ore 10:00–13:00 / 14:30–17:30, fine settimana: 10:00–18:00.

Ulteriori informazioni: https://www.palazzodeiconsoli.it/

▪       Palazzo del Bargello: via dei Consoli 35.

Orari: aprile-maggio: venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Giugno-settembre: dal martedì alla domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Ottobre-dicembre: venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00

▪       Duomo di Gubbio: via Federico da Montefeltro.

 Orari: 9:00-17:00.

▪       Palazzo Ducale: via della Cattedrale.

   Orari: dal martedì alla domenica, 8:30-19:30.

Ulteriori informazioni: http://polomusealeumbria.beniculturali.it/?page_id=3679

▪       Basilica Sant’Ubaldo: via Monte Ingino.

      Orari: tutti i giorni dalle 7:00 alle 19:00.

Share This Story, Choose Your Platform!

Written by : Redazione

Iscriviti alla nostra Newsletter

Leave A Comment