Cosa sarebbe l’Europa, che cosa il mondo, senza i Gonzaga? Come forse sapete i Nostri posero i natali in un’isola del Po, all’ombra della contessa Matilde, che essi, con altri fidi vassalli, servivano con le armi. L’aristocrazia terriera e guerriera era la base della potenza matildica: primi i “capitànei”, la classe suprema, e, tra questi, la famiglia detta poi dei Cattànei (forse la stessa della splendida Vannozza che più tardi aprì il cuore, duro, del cardinale Rodrigo Borgia).

 

Cari medievaleggianti, oggi torniamo a parlare di una grande famiglia protagonista del Rinascimento italiano: i Gonzaga. Ho già avuto modo di recensire un volume che narra le vicende di questa dinastia, dalle sue burrascose origini fino all’acquisto del titolo ducale nel 1530. Il libro che presentiamo oggi si focalizza su un uno dei momenti più alti della dinastia: il governo della coppia Francesco II Gonzaga e Isabella d’Este.

Francesco e Isabella. L’età d’oro dei Gonzaga (Laterza 2022) ci porta a esplorare il periodo d’oro della dinastia Gonzaga e della città di Mantova, che divenne una delle maggiori città europee capace di attrarre moltissimi artisti: Andrea Mantegna, Raffaello Sanzio, Leonardo da Vinci ma anche Angelo Poliziano, Ludovico Ariosto, Pico della Mirandola sono solo alcuni degli intellettuali che risiedettero nella città di Virgilio e la resero una delle culle del Rinascimento italiano.

Il volume inizia, come è d’obbligo, con un capitolo dedicato agli anni precedenti l’arrivo di Isabella d’Este a Mantova. Ecco uno scorcio sulla vita del padre e degli zii di Francesco II Gonzaga, uomini d’armi e non solo, che hanno lasciato al futuro marchese una città prospera, ma anche profondamente legata alla situazione politica italiana: alla fine del Quattrocento, le mire espansionistiche del re di Francia Carlo VIII tenevano in costante apprensione la penisola.

Francesco II si ritrova a dover affrontare una situazione difficile, ma al suo fianco ha una donna eccezionale: Isabella d’Este. Una delle “donne forti” che il Rinascimento italiano ci ha consegnato, educata alla corte di Ferrara dai migliori precettori dell’epoca, una donna di cultura che seppe anche governare in vece del marito, quando assente o prigioniero a Venezia. Una volta morto il marito, sarà lei la reggente del marchesato per il figlio, Federico II, ancora minorenne, e le lodi dei contemporanei per le sue doti di governo sono moltissime. Il rapporto tra Francesco II e Isabella sicuramente non era idilliaco, come in ogni matrimonio vi erano alti e bassi, ma i due seppero mediare i loro caratteri per il bene della famiglia e della città.

Nel volume di Sarzi Amadè trova ampio spazio la vita alla corte Gonzaga che, a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento, supera per fama e numero di cortigiani quella francese. Infatti, troviamo diversi paragrafi che ci descrivono in maniera particolareggiata la vita di corte a Mantova, gli intrattenimenti proposti; ma soprattutto i personaggi, alcuni assai noti altri meno, che la animano, il tutto orchestrato dalla sapiente mano di Isabella d’Este.

Andando a concludere, posso dirvi che Francesco e Isabella. L’età d’oro dei Gonzaga di Luca Sarzi Amadè è un saggio scritto non nel classico stile accademico che ci aspetteremmo da un volume pubblicato dalla casa editrice Laterza, ma presenta uno stile che ammicca maggiormente a quello narrativo, però mai romanzesco. Un volume che mi sento di consigliare a chi è già appassionato della storia di Mantova e soprattutto della famiglia che la rese splendida proprio perché potrebbe apprezzare maggiormente la narrazione assai dettagliata proposta dall’autore.

 

Giulia Panzanelli

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Written by : Redazione

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