[…] Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,

Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,

Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende.

 

Questa è sicuramente la parte della poesia dell’Anello che anche i non amanti del fantasy conoscono, perché usata e rivisitata in tutte le salse, e che sanno appartenere a uno dei romanzi più amati e apprezzati del Novecento: Il Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien

Questo articolo però vi proporrà una breve storia editoriale di questo capolavoro perché spesso ci concentriamo sulla sua trama, sugli infiniti spunti proposti dall’autore e sui riferimenti più o meno espliciti alla letteratura norrena, finlandese, classica ecc… ma mai abbastanza sulle difficoltà che Tolkien ha avuto nello scrivere questa storia e darla alle stampe.

Nel 1937 era stato pubblicato, nel Regno Unito, Lo Hobbit, il primo romanzo che ha fatto conoscere la Terra di Mezzo al pubblico inglese e, successivamente,  a quello di tutto il mondo, pubblico che si è subito dimostrato curioso e desideroso di scoprire di più sugli abitanti di questo luogo fantastico, che in realtà é meno distante dal nostro di quanto si possa inizialmente pensare (ne abbiamo parlato in quest’altro nostro articolo). E così inizia la lunga e faticosa stesura de Il Signore degli Anelli.

Tolkien ci mise più di 10 anni a dar vita al romanzo e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale sicuramente non agevolò la scrittura, ad esempio, come ci dice lui stesso, nel 1939 ancora non era finito il Libro Primo dei sei compongono il capolavoro del Professore. Tra il 1940 e il 1942 videro la luce il libro Terzo e alcuni capitoli del Quinto, il Quarto, invece, fu scritto nel 1944, mentre il figlio Christopher era in Sudafrica con la RAF (Royal Air Force) ma non mancava di dare supporto e consigli al padre. Ci vollero ancora 5 anni per finire la prima stesura del romanzo, prima stesura perché una volta scritto il finale Tolkien intraprese una revisione che fu assai difficile visto il lunghissimo lasso di tempo intercorso tra la scrittura dei vari capitoli, fatto che portò ad alcune incongruenze nel testo.

Comunque all’inizio degli anni ‘50 si può dire che il libro era finito, mentre la sua storia non finisce qui. 

Infatti, la pubblicazione de Il Signore degli Anelli richiese altri anni di contrattazione perché troppo lungo e scritto in un linguaggio differente rispetto a Lo Hobbit: si era persa quella patina fiabesca che caratterizzava il secondo, e gli editori non erano molto convinti che un libro del genere potesse avere successo. Alla fine, il 29 luglio del 1954 vide la luce, nel Regno Unito, La Compagnia dell’Anello.

Sebbene Tolkien avesse concepito Il Signore degli Anelli come un unico libro l’editore, per far fronte ai costi di stampa di un volume così grande e per paura anche il libro potesse essere un fiasco, decise di dividerlo in tre: La Compagnia dell’Anello (29 luglio 1954), Le due Torri (11 novembre 1954) e Il Ritorno del Re con le Appendici (20 ottobre 1955). Da qui nasce l’equivoco che porta i più a pensare che Il Signore degli Anelli sia un trilogia, ma non è così, Tolkien lo aveva pensato e scritto come un unico libro.

Quasi in contemporanea i tre volumi de Il Signore degli Anelli furono pubblicati negli Stati Uniti, dove ottenne un grande successo. In Italia, invece, La Compagnia dell’Anello fu pubblicato solo nel 1967, ma dato lo scarso interesse generato la Casa Editrice Astrolabio decise di non pubblicare gli altri due libri. Bisogna attendere il 1970 quando l’editore Rusconi pubblicò i tre libri in un unico volume, mentre Lo Hobbit fu tradotto nel 1973 dalla casa editrice Adelphi e il Silmarillion (la cui genesi è ancora più complessa) nel 1978 nuovamente da Rusconi (solo un anno dopo l’edizione inglese). Quindi in Italia si fece l’operazione contraria, dagli anni ‘70 in poi, prima si pubblicò il volume intero e poi i tre libri singoli, operazione pensata per quei lettori spaventati dal numero totale delle pagine e anche per coloro che non si potevano permettere di spendere una cifra consistente in un unica volta.

Nonostante lo scetticismo di alcuni degli editori che pubblicarono Il Signore degli Anelli in varie lingue, il romanzo è, ad oggi, nella classifica dei libri più venduti e letti al mondo: un record non da poco!

Insomma, così come le avventure di Gandalf, Frodo, Sam, Merry, Pipino, Aragorn, Boromir, Legolas e Gimli furono travagliate e richiesero moltissimo tempo anche la gestazione del libro che li vide protagonisti fu lunga, complessa e funestata dalla guerra; forse anche per questo apprezziamo ancora di più Il Signore degli Anelli.

 

Giulia Panzanelli

 

Per approfondire:

TOM SHIPPEY, J.R.R. Tolkien: La via per la Terra di Mezzo, Marietti 1820, Genova-Milano 2005.

J.R.R. TOLKIEN, Il Signore degli Anelli, Bompiani, Milano 2000.

J.R.R. TOLKIEN, Lettere 1914/1973, Bompiani, Milano 2018.

Tolkien in Italia, una cronologia: http://www.soronel.it/S00009.html

Signore degli Anelli, le edizioni in tre volumi: https://www.jrrtolkien.it/2020/06/12/signore-degli-anelli-le-edizioni-in-tre-volumi/ 

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Written by : Redazione

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