La Storia dei Mongoli (Carocci Editore, 2023) è un agile manuale scritto da Lorenzo Pubblici del quale si sentiva la necessità, vista l’assenza, nel panorama italiano, di una sintesi di vasto respiro sull’argomento, compito non semplice a causa della vastità della materia.

Infatti i Mongoli coinvolgono numerosi campi di studio come pochi altri fenomeni della storia umana, soprattutto a causa della vastità del loro Impero; per la ricostruzione delle loro vicende disponiamo di fonti cinesi, arabe e latine.

Il saggio prende le mosse da una contestualizzazione geografica dello spazio nel quale, i Mongoli, agirono prima di diventare tali. Originari dell’altopiano Mongolo, furono il risultato di un processo di amalgama di differenti popoli, verificatosi nella seconda metà del XIII secolo.

Processo che venne portato a maturazione da Gengis Khan, figura emblematica, ed ampiamente mitizzata, non soltanto dal peso della storia, ma anche dalla recente cultura pop, viste le numerose pellicole realizzate.

Il saggio di Pubblici affronta numerose tematiche della storia di questo popolo: dalla loro unificazione alla loro espansione. Infatti i Mongoli occuparono molte regioni dell’Asia centrale, come l’Iran settentrionale e l’Afghanistan. Quindi arrivarono a Baghdad dove annientarono, nel 1258, la dinastia Abbaside.

La loro efficacia deriva dalle differenti tecniche di guerra utilizzate, rispetto ai loro nemici. Infatti la cavalleria era rapida e veniva divisa in molteplici gruppi, per attaccare più punti di uno stesso obiettivo. Questi gruppi si muovevano con velocità e le cavallerie catafratte degli Europei non erano in grado di contenerle: infatti erano combattenti precisi, ordinati e rapidi nell’uso del cavallo.

Nell’Europa dell’est, prima di arrivare in Ungheria, avevano travolto la Rus di Kiev e, quindi, la Polonia e, ancora la Moravia e la Boemia. Nel 1241 sconfissero, nella battaglia di Legnica, un esercito tedesco, quindi avanzarono in direzione dell’Ungheria dove governava re Bela IV.

Gengish Khan nel frattempo era morto nel 1221 e, l’unità dell’Impero resistette per pochi anni. Quindi Lorenzo Pubblici ricostruisce le vicende dei quattro stati che si costituirono: il Khanato dell’Orda d’Oro nelle regioni del Caucaso, il Khanato Chagatai in Asia centrale, l’Ilkhanato di Persia e, il più importante il Gran Khanato che comprendeva la Mongolia e la Cina. Le dominazioni mongole andarono, poi, incontro ad un inesorabile declino tra il 1300 ed il 1400.

L’ultimo capitolo del saggio affronta invece le relazioni tra Mongoli e l’Europa medievale: queste se inizialmente furono, da entrambe le parti, pregne di rivalità e di forti diffidenze, con il tempo si stabilizzarono fino a tentare, più volte, la via dell’alleanza per scalzare la potenza mamelucca dal Medio Oriente.

La lettura del saggio di Pubblici è veramente consigliata sia ad un pubblico di specialisti che voglia avere un ampio affresco della loro storia, sia ad un pubblico di non addetti al settore, vista la chiarezza del linguaggio utilizzato.

Andrea Feliziani

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Written by : Redazione

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