Oggi ci troviamo qui per recensire L’Erede, atteso seguito di “Quella notte il destino fu deciso” di Giada Bonasia. Il sequel si conferma all’altezza del primo romanzo portandoci, sorprendentemente, a vent’anni di distanza da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti che, nel frattempo, son diventati adulti e genitori. Scopriamo con stupore che in questo lasso di tempo la pace, come in ogni regno medievale che si rispetti, non è durata a lungo e la terra è stata bagnata dal sangue di chi l’aveva difesa tanti anni prima. La corona e il potere sono l’obiettivo di molti e le lotte intestine per essere riconosciuti come legittimi eredi al trono sono inevitabili e non si fermano, se non con lo sterminio di tutti i pretendenti. È questa la situazione che ci troviamo ad affrontare all’inizio di questa nuova e avvincente avventura.

Siamo nel 1364 e vige l’egemonia di una regina dispotica, perfida e disposta a tutto pur di conservare il trono. Lo scenario è ben definito e il ritmo è incalzante fin da subito, costringendo il lettore a stare con il fiato sospeso, insieme ai protagonisti, nel tentativo di comprendere quali saranno le sorti del regno e di coloro che lo abitano. Oltre a Marichelle, Armand, Stephan e Celine, fanno il loro ingresso i figli che saranno parte attiva, e determinante, di ciò che accadrà. Perché, anche in questo caso, nulla è come sembra e i colpi di scena non si fanno certo desiderare.

Riuscita e coinvolgente l’evoluzione dei primi protagonisti e la caratterizzazione della loro progenie, un mix che riesce a suscitare vere emozioni nel lettore, spronandolo a sognare, preoccuparsi, ridere e vivere una nuova avventura alla corte di quella Francia che ormai abbiamo imparato a sentire come nostra. In definitiva, imperdibile per chi ha iniziato con Quella notte il destino fu deciso questo viaggio all’interno di un epico medioevo immaginario!

 

Abbiamo già incontrato l’autrice e approfondito il perché della scelta del Medioevo, quindi oggi entreremo un po’ più nel vivo della sua opera: 

  1. Ciao Giada, è un piacere ritrovarci di nuovo qui. Toglimi una curiosità, perché hai scelto di ambientare il sequel a vent’anni dagli ultimi eventi?

Ciao Martina, beh, ho deciso di ambientarlo vent’anni dopo perché ho voluto che i protagonisti delle nuove vicende fossero anche i figli, così da poter mettere a confronto le due generazioni e fare conoscere anche nuovi personaggi con episodi altrettanto allettanti e ingarbugliati.

  1. Ho un’altra curiosità sull’ambientazione: mentre nel primo libro l’Inghilterra giocava un ruolo importante, in questo fa quasi da sfondo. È per dare più risalto agli avvenimenti in Francia?

Sì, senza dubbio ho dato maggior risalto alla Francia, perché per l’Inghilterra ho in serbo un’altra idea ancora non sviluppata e neanche è sicuro che prenderà forma (ma questo lo dico in confidenza a te e ai miei lettori). In questo sequel ho dato un’impronta più rosa rispetto al primo romanzo, nel quale le vicende erano più contornate da battaglie e malcontenti.

  1. Ne L’Erede fanno il loro ingresso molti nuovi personaggi, io personalmente ho apprezzato molto Neal. Tu hai qualche preferenza in merito alle new entry?

Mi fa piacere che tu abbia apprezzato Neal, ovviamente è uno dei miei personaggi che ammiro di più, ma la mia preferenza va a Lucien e Adrien poiché sono i veri protagonisti de L’Erede, capaci (come hai visto) di un grande atto nei confronti dei loro cari e del popolo, nonostante avrebbero potuto percorrere altre vie per “affermare” la loro posizione.

  1. Dei personaggi del primo libro, invece, quale evoluzione ti ha appassionato di più?

L’evoluzione che mi ha appassionato di più è quella di Celine, a cui sono particolarmente affezionata. Alcuni nel primo la potranno percepire come fragile e “lagnosa”, ma in realtà è la persona che forse ha sofferto più di tutti, ma nonostante le sue debolezze alla fine riesce a trovare la sua forza d’animo.

  1. Ultima domanda prima di salutarci. Non sappiamo se è previsto un sequel, anche se il finale lascia intendere che la storia potrebbe continuare. Hai pensato a quali potrebbero essere eventuali sviluppi?

Sì, ci ho pensato ed è proprio per questo che ancora non mi decido. Ho scritto qualcosa in merito a un terzo ed ultimo capitolo, ma per me L’Erede ha già una sua degna conclusione. Un eventuale sviluppo però potrebbe essere un ritorno inaspettato di un vecchio personaggio.

 

Martina Corona

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Written by : Redazione

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