MADHHAB: scuola giuridico-religiosa.
MADRASA: scuola superiore, annessa alla moschea, per l’insegnamento delle scienze religiose.
MADRIGALE: termine che indica due generi musicali di epoche diverse e senza rapporti. il madrigale trecentesco è il genere poetico-musicale dell’ars nova italiana: si tratta di una composizione polifonica articolata in forma strofica. Il madrigale cinquecentesco, invece, fu la forma musicale più in uso della musica rinascimentale italiana ed è caratterizzato dalla sforzo di aderire musicalmente al significato letterale del testo, dando forma sonora al contenuto semantico di esso.
MAGGESE: è il terreno che viene fatto riposare, ovvero che non viene sfruttato dal contadino.
MAMMALUCCO: termine usato anche nella forma di mamelucco, derivadall’arabo mamlūk: «schiavo comperato». Indica il nome con cui erano noti gli appartenenti alle milizie turche e circasse, originariamente formate da un corpo di schiavi convertiti all’islamismo, che, fra XIII e XVI secolo, acquistarono grande potere politico in Egitto.
MANGANO: Macchina da guerra il cui funzionamento era basato sulla forza di gravità . Era costituito da un lungo braccio, in bilico da orecchioni metallici imperniati a loro volta su dei montanti, la cui estremità superiore terminava a forma di cucchiaia per il lancio dei proietti, mentre quella inferiore portava un contrappeso di parecchie tonnellate. L’estremità superiore veniva abbassata a terra con un torno e fissata ad un sistema a scatto; procurato successivamente lo scatto, il contrappeso scendeva imprimendo una rapida rotazione all’asta che lanciava il proietto. Oltre a grosse pietre l’arma poteva scagliare proiettili incendiari e prigionieri. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
MANICHEO: che si riferisce alla dottrina del manicheismo o ai suoi seguaci.
MANICHEISMO: religione fondata nell’antica Persia da Mani nel III secolo d. C.: , questo culto concepisce tutta la realtà come lotta perenne tra due principî opposti, il bene e il male, lo spirito e la materia, la luce e le tenebre, Dio e il suo antagonista.
MANOMORTA: nell’ordinamento feudale il termine assume vari significati: la condizione dei servi della gleba e dei vassalli cui era vietato di disporre dei proprî beni; il diritto fiscale che si pagava per liberarsi da questo divieto; il diritto del signore di succedere al vassallo morto senza eredi maschi; i corpi morali (cioè gli enti giuridici) che non pagavano tassa di successione; i beni di questi enti.
MANOSCRITTO: dal lat. manu scriptus o manu scriptum «scritto a mano». In paleografia, bibliologia, filologia indica ogni documento scritto a mano, con penna o strumento affine, su carta o pergamena; usato soprattutto in riferimento al libro quale veniva preparato prima dell’invenzione della stampa.
MANSO: nel Medioevo indicava la quantità di terreno che una famiglia di coloni poteva coltivare annualmente. Il termine rimase in uso per indicare il complesso minimo di sostanza patrimoniale sufficiente al mantenimento o al funzionamento di un determinato ente ecclesiastico.
MARCA: termine che indica una regione di confine; in particolare nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine,è il territorio giurisdizionalmente autonomo, posto in zone di confine e governato da un marchese.
MARCHESATO: luogo sul quale un marchese esercitava i suoi diritti.
MARCHESE: nel Medioevo il termine indicava il conte di una marca, ossia una contea che si trovava al confine di un determinato territorio in epoca carolingia. Dall’XI secolo il marchese assunse più autonomia che comportò la costituzione di signorie territoriali e la frammentazione del potere.
MARGRAVIO: nell’organizzazione dell’Impero carolingio era il titolare di uno dei grandi territorî di confine creati per la difesa contro i popoli vicini. Successivamente, in Germania, passò a identificare il principe dotato di poteri costituzionali e amministrativi.
MASSARICIO: dal latino mansi, sortes, è una delle due parti in cui è suddivisa una curtes. Il massaricio, rispetto al domincium, era costituita da una serie di terre, più o meno compatte, che venivano date in concessione ai contadini, che dovevano pagare al proprietario, il Signore, un corrispettivo in denaro o in natura.
MASTIO: Torre principale del castello, distinta dalle altre per le più cospicue dimensioni. Prevalentemente con funzioni di comando, costituiva in genere l’ultima linea di difesa. A tale scopo poteva essere collocato anche all’interno del perimetro difensivo, con proprio fossato. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
MATRONEO: loggiato collocato al di sopra delle navate laterali di una chiesa, all’interno delle chiese paleocristiane e romaniche. In origine era riservato alle donne o alle famiglie nobiliari per assistere alle celebrazioni, ma più in generale con la funzione di ampliare gli spazi all’interno dell’edificio.
MERLO: termine che indica ciascuno degli elementi terminali costruiti in serie, a scopo di riparo o decorativo, situati a coronamento delle torri nelle opere fortificate. Si distinguono: merli guelfi senza intagli e ghibellini, con intaglio a forma di rondine.
MERLONE: Evoluzione del merlo, introdotto a partire dalla seconda metà del XV secolo quando la fragilità dei merli rispetto al tiro delle artiglierie ne determina l’aumento di spessore e l’arrotondamento degli spigoli. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
MESSALE: dal latino liben messalis (libro della messa), è un libro che contiene il rito e le formule principali delle celebrazione liturgiche per la messa in tutto l’anno con le relative norme rituali.
MEZZA PICCA: con mezza picca si intende una picca con il manico molto corto, che entrò in disuso anch’essa nel XV secolo, per l’introduzione delle armi da fuoco.
MEZZADRIA: nel corso del Basso Medioevo, in particolare a Firenze e Siena, si diffonde la conduzione mezzadrile: il contadino, sprovvisto di norma di beni fondiari propri, ottiene la conduzione di un fondo dal padrone, in cambio della divisione a metà dei prodotti e delle spese di gestione e conduzione del campo è tipica del popolamento sparso bassomedievale, organizzato in poderi mezzadrili (da 2 a 10 ha) con la gestione della casa e dei beni annessi.
MEZZADRO: coltivatore della mezzadria, il mezzadro ottiene dal proprio appezzamento quanto necessario, per il sostentamento annuo della propria famiglia.
MEZZALUNA: Opera esterna della fortificazione bastionata, con tracciato disegnato a lunetta. (Testo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania)
MIHRAB: nicchia ricavata nello spessore della parte più importante della moschea detta Qibla, indicante l’esatta posizione della Mecca, verso cui rivolgere la preghiera; ha base semicircolare o ottagonale, parte dal pavimento della moschea e si eleva oltre l’altezza d’uomo, terminando con una cupola o allungata ad arco o a punta aguzza.
MILLENARISMO: termine che indica la credenza e l’attesa del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato a durare mille anni; nel Medioevo questa credenza si diffuse grazie a Gioacchino da Fiore e da alcune sette eretiche.
MINARETO: alta torre annessa alla moschea , dotata di un balcone dal quale il muezzin chiama ad alta voce, più volte al giorno, i fedeli musulmani alla preghiera.
MÌNBAR: pulpito sopraelevato presente nelle moschee, dedicato alla predicazione del venerdì, è collocato a destra del Miḥrāb
MINIATURA: termine che indica l’arte pittorica di origine orientale grazie alla quale si decoravano o illustravano i manoscritti medievali, per estensione indica un dipinto di piccole dimensioni.
MITRA: nella liturgia cristiana, il termine indica la copertura del capo che il papa, i cardinali, i vescovi portano nelle funzioni liturgiche solenni: ha forma schiacciata e bicuspidale, con due fasce (dette vitte o infule o fanoni) che ricadono sulle spalle. Nella Chiesa orientale-bizantina, è a forma di cupola, sormontata da una croce.
MOGGIO: unità di misura, e corrisponde a circa 50 litri o 50 kg.
MONACHESIMO: fenomeno religioso per cui il monaco si allontana dalla comunità cittadina per vivere o in solitudine (anacoretismo) o in una comunità monastica (cenobitismo).
MONACO: termine con due significati, personaggio che vive in solitudine dedicandosi alla preghiera a servizio di Dio e, in seguito, colui che obbedisce ad una regola monastica sotto la direzione di un abate.
MONASTERO: dal latino monasterium indica la dimora di un monaco o un insieme di dimore. Ad oggi è una residenza religiosa stabile di comunità di monaci regolari e non. Diversa per organizzazione dal convento e l’abbazia.
MORGENGABE: istituto dell’antico diritto germanico, un dono di valore cospicuo da parte del marito verso la sposa che rappresentava il riconoscimento della verginità della sposa e l’attestazione dei propri diritti sessuali.
MOSCHEA: edificio sacro dedicato al culto musulmano, in origine aveva anche funzioni civili, come luogo di riunione e formazione.
MOTTA, TUMBA: struttura di forma tronco conica la cui base ha l’ampiezza del diametro il doppio dell’altezza. Era una costruzione tipica del castello feudale di X e XI secolo, soprattutto delle regioni a nord delle Alpi, importato in Italia dai Normanni. Questa struttura, che doveva costituire il ridotto difensivo o parte sommitale di un castello, era stata studiata per essere posta in zona sostanzialmente pianeggiante, quindi se ne ritrovano molte in Francia ed in Inghilterra. Nell’area romagnola, strutture simili sono chiamate dalle fonti scritte, tumbae.
MOZARABO: termine che indica i cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano, i quali assunsero molti elementi della civiltà araba, soprattutto nella lingua e nella liturgia.
MUDÉJAR: nome che indicava, in Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione dopo la riconquista cristiana. Come aggettivo, relativo ai mudéjares e alla loro arte, la quale, pur con qualche variante, si può considerare come il proseguimento fedele della tradizione musulmana.
MUNDIO: termine germanico (dal latino mundium) indicante il potere del capo famiglia sui suoi sottoposti, che non possedevano diritti giuridici propri. L’equivalente della potestas nel mondo occidentale.
MUNDOALDO: termine appartenente al diritto germanico che indicava colui che possedeva il mundio