Mago Merlino è uno dei personaggi centrali del ciclo bretone e delle leggende arturiane: infatti fu lui l’artefice della famosa Tavola Rotonda. 

In Thomas Malory, Merlino è il mentore di Artù, e fu determinante in ogni aspetto della sua vita: per la sua educazione e alla sua salita al potere, grazie alla sua visione di un regno governato con giustizia e benevolenza. Merlino è centrale nelle vite di tutti i personaggi principali delle leggende arturiane: capace di vedere passato e futuro, ha il desiderio di consigliare ed essere d’aiuto, ma non ha il potere di cambiare quello che deve accadere per volontà del Destino. Dalla sua prima apparizione nella letteratura medievale, Merlino è rimasto tra i personaggi più famosi del ciclo arturiano. Nella letteratura in lingua gallese vi sono però due diversi personaggi chiamati Merlino (Myrddin): Myrddin Wyllt (Merlino il Selvaggio), un folle nordico che però non ha alcuna relazione specifica con il ciclo di Artù, e Myrddin Emrys (Merlino il Saggio o Caledonensis).

La rappresentazione tipica di questa figura comparve per la prima volta nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth ed è basata sulla fusione di precedenti figure storiche e leggendarie: Goffredo, infatti, combinò le storie esistenti su Myrddin Wyllt con i racconti su Ambrosio Aureliano per formare la figura che egli chiama Merlino Ambrosio. Fu proprio Goffredo inserire per la prima volta Merlin nella saga arturiana: proprio da qui Merlino divenne uno dei personaggi più importanti del ciclo bretone.  La versione goffrediana di questa figura divenne subito popolare e gli autori successivi modificarono e ampliarono i suoi elementi caratteristici per renderlo quello che successivamente sarà un vero e proprio mago.

Il Merlino di Thomas Malory è un mago potente con conoscenze profetiche che può controllare gli elementi, cambiare aspetto, alterare la percezione della realtà degli esseri umani e capace di leggere i cuori e capire i veri desideri delle persone. Alcune fonti medievali lo riconoscono come figlio di un demone e di una donna mortale: alla nascita, il piccolo ereditò dal padre i suoi poteri. In alcune versioni delle leggende fu il consigliere di Artù fino a che fu imprigionato dall’allieva di cui era innamorato, Viviana (la Dama del Lago), mentre in altre storia Merlino si rifugia lontano per vivere felicemente con lei.

Noi moderni, in particolare coloro che nacquero negli anni Novanta, conoscono Merlino nel suo “ruolo” di mago buono: questa visione del mago viene realizzata in particolare da Walt Disney nel classico del 1963 La spada nella roccia.

Altre fonti medievali forniscono di questo personaggio un’immagine ben diversa: egli appare inquietante, calcolatore, imperscrutabile e talvolta persino diabolico.

Questa è la storia dell’apparizione di Merlino raccontata da Thomas Malory, nella sua Storia di Re Artù: il re d’Inghilterra, Uther Pendragon, si innamora di Igraine, moglie del suo peggior nemico, il duca di Tintagel, con cui è in guerra da parecchi anni. Uther scongiura Mago Merlino di aiutarlo a conquistare la duchessa; il mago acconsente, ma in cambio vuole che gli sia consegnato il bambino, che Uther e Igraine concepiranno quella notte stessa. Passano i mesi; Uther e Igraine, rimasta vedova, si sposano e consegnano il loro bambino a Merlino. Il mago lo battezza con il nome di Artù e lo affida neonato a Sir Ector. Artù cresce, diviene lo scudiero del suo fratello adottivo maggiore Kay e lo aiuta nei tornei. A uno di questi eventi, dimentica di portare la spada di Kay dalla tenda e, sulla via del ritorno, ne trova una incastrata in una roccia. La estrae e la porta al fratello che la riconosce come la spada del re e finge di essere stato lui a estrarla, ma la sua bugia viene smascherata. Artù allora rimette la spada nella roccia e la estrae facilmente dimostrando di essere l’erede al trono. Da questo momento, Merlino riappare nella vita di Artù, lo consiglia nel suo ruolo di sovrano e giusto legislatore. Diviene una figura sempre presente, capace di controllare gli eventi da dietro le quinte, tentando di convincere gli altri personaggi a seguire i loro istinti migliori. Avverte Artù che Ginevra gli sarà infedele con Lancillotto quando questi annuncia di volerla sposare, ma egli non lo ascolta. Merlino istruisce Nimue perché gli succeda e si innamora di lei, perdendo la sua lucidità. Non si accorge dell’ambizione della sua allieva finché non le ha insegnato tutto ciò che sa sulla magia e lei lo imprigiona. Con Merlino scomparso, Artù perde il suo fedele consigliere e quando scopre la relazione tra Lancillotto e Ginevra, l’unità e gli obiettivi della Tavola Rotonda sono perduti, Mordred usurpa il trono e il regno cade dopo la Battaglia di Camlann

Il personaggio di Merlino ha influenzato il concetto di mago, incantatore, stregone e saggio sin dalla sua prima apparizione nella Historia di Monmouth e nel corso dei secoli, scrittori come J.R.R Tolkien, C.S. Lewis e J.K. Rowling, tra gli altri, hanno ammesso di aver subito l’influenza di Merlino nelle loro opere. 

 

Martina Michelangeli x Medievaleggiando

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Written by : Redazione

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