Il Medioevo, lo sappiamo, è cronologicamente un periodo molto lungo ed è pertanto normale che non si conoscano tutti i personaggi che ne hanno fatto parte. Anche tra i papi può capitare di perdercene qualcuno, ed è qui che subentriamo noi. In questo articolo vi voglio parlare di un papa forse passato inosservato rispetto ad altri: Paolo I.

Eletto papa nel 757, la sua prima azione fu quella di rassicurare Pipino il Breve (il re dei Franchi) riguardo la prosecuzione del loro patto di alleanza (stipulato dal suo predecessore Stefano II) sostenendo che fosse condiviso da tutta la nobiltà e dal popolo di Roma. Infatti, il mantenimento di questo accordo rappresentava un elemento di equilibrio in quanto da un lato il papa necessitava della protezione sia politica che militare dei Franchi e del loro re, e dall’altro i Franchi vedevano legittimare dal papa la propria posizione di potere. Pipino era stato già insignito del titolo di patricius Romanorum, titolo solitamente detenuto dai rappresentanti dell’imperatore in quanto difensore di Roma e del papato, ed il titolo venne confermato da Paolo I. Egli si impegnò in molti modi per accontentare ed ingraziarsi il sovrano franco: fece moltissime donazioni al popolo franco, contribuì alla riforma della Chiesa in Francia, inviò in quella regione testi di grammatica, ortografia e geometria in greco, libri liturgici e un maestro della salmodia romana; ospitò a Roma alcuni monaci franchi affinché imparassero la musica liturgica romana.

In tale contesto, tuttavia, Desiderio, divenuto re dei Longobardi, concedeva al papa i territori già promessi a Stefano II, sebbene volesse mantenere Bologna e lasciare al papato Imola. Già nel 760 Desiderio era in procinto di cedere al papa i territori in Emilia e in Romagna e stava quindi allontanando ogni possibile intervento militare di Pipino.

Nello stesso periodo un’altra preoccupante notizia, proveniente da Costantinopoli, giungeva alle orecchie di Paolo. Gli imperatori Costantino V e Leone IV nel 760 ridiedero impulso all’iconoclastia (la lotta contro il culto delle immagini sacre iniziato dall’imperatore Leone III Isaurico all’inizio dell’VIII secolo) e contemporaneamente inviarono una delegazione presso Pipino, per rivendicare alcuni territori perduti e ora in mano al papato. Tra il 761 e il 766 sembrò che i bizantini stessero progettando una spedizione di riconquista di Ravenna e, per reazione, Paolo domandò a Pipino di intercedere presso Desiderio affinché quest’ultimo proteggesse il papa, ottenendo il consenso del re longobardo.

Paolo tentò di accrescere la sacralità di Roma, trasferendovi molte reliquie di santi e martiri provenienti dai cimiteri suburbani, in modo da fare della città un enorme reliquiario.

Tuttavia, la situazione a Roma non era delle migliori. La politica papale provocò rancori e suscitò mire nel popolo romano, che si manifestarono soprattutto quando Paolo, nel giugno 767, si ammalò e si rifugiò in San Paolo fuori le mura. Alla fine della primavera di quell’anno, una famiglia aristocratica proveniente da Nepi, tra gli esponenti più in vista dell’opposizione contro Paolo, con a capo il duca Totone, organizzò (contando sull’appoggio dell’aristocrazia militare laica romana e delle truppe che presiedevano i castra della Tuscia) una congiura ai danni del papa, con lo scopo di eleggere al soglio pontificio Costantino, fratello di Totone. Cristoforo, autorevole esponente del governo papale, cercò di dissuadere Totone dall’impresa sconsigliando di usare la violenza in vista dell’elezione di un nuovo papa. Ciononostante Totone proseguì nell’intento e creò forti tumulti. Queste opposizioni e questo clima di violenza durarono fino alla conclusione del pontificato di Paolo, che morì il 28 o 29 Giugno 767.

Eleonora Morante

Per approfondire:

Le Liber pontificalis; texte, introduction et commentaire, a cura di L. Duchesne, Edition de Boccard, Parigi 1886, pp. 463-467.

CAPO LIDIAIl Liber Pontificalis, i Longobardi e la nascita del dominio territoriale della Chiesa romana, Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto 2009.

DELOGU PAOLOPaolo I santo, in Enciclopedia dei Papi, Vol. I, Roma 2000, pp. 665-670.

MORGHEN RAFFAELLOLiber Pontificalis, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, Vol. XXI, Roma 1934, pp. 47-48.

SCHIMMELPFENNIG BERNHARDIl Papato. Antichità, Medioevo, Rinascimento, Viella, Roma 2006.

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Written by : Redazione

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