È trascorso un po’ di tempo dall’ultima recensione apparsa sul nostro sito, dedicata ad un romanzo ambientato durante l’epoca medievale ma ora eccoci qui a colmare questa mancanza attraverso la recensione del romanzo Ramondo lo scudiero. L’avventurosa storia di Ramondello Orsini del Balzo, scritto pubblicato da Antonio Chirico nel 2021.
La storia ha inizio nel regno di Napoli nella seconda metà del XIV secolo, più precisamente nel 1372 a Nola. Il protagonista, come si evince dal titolo, è Raimondo Orsini del Balzo, un personaggio storico realmente esistito (1361-1406) e chiamato affettuosamente dai familiari “Ramondello”.
Il libro ci parla di Ramondo e lo descrive dapprima innamorato di Isabella d’Aquino, figlia di un conte ma, non avendo possibilità finanziarie per sposarla e avendo rifiutato la carriera ecclesiastica, scappa dalla sua famiglia per unirsi alle sorti dell’ordine dei cavalieri teutonici (impegnati in missione per l’evangelizzazione del popolo pagano in Lituania) dando inizio alla sua vita avventurosa tra missioni e battaglie.
Il giovane Ramondello si confronta con aspetti positivi della vita, incontra infatti figure importanti per lui, amici sinceri e personaggi positivi, per esempio colei che diventerà sua moglie, Maria D’Enghien. Ma la vita, come sappiamo ha anche dei risvolti negativi e Ramondo si dovrà scontrare con personaggi antagonisti che lo faranno soffrire e che lo ostacoleranno nelle sue avventure.
Ma qui mi fermo e non vi dirò di più per non anticipare i colpi di scena che si alternano durante la lettura del romanzo.
Un racconto ambientato soprattutto nel regno di Napoli ma che ci conduce inizialmente in Lituania per aprirci alla conoscenza del nostro protagonista. Questa particolarità rappresenta per me un elemento di grande interesse: non mi è mai capitato di leggere storie dell’epoca medievale ambientate in Lituania. Per quanto riguarda l’aspetto cronologico il libro si apre nel 1372 e occupa un arco temporale che supera i venticinque anni.
Un altro elemento che ho apprezzato di questo romanzo riguarda la stretta connessione del personaggio di Ramondo con altre figure storiche realmente esistite come Papa Urbano VI, il re Carlo III Durazzo e Luigi d’Angiò, che interloquiscono con Ramondo e nel romanzo si presentano umanizzati, alcuni comprensivi ma altri, invece, rientrano nel ruolo dei “cattivi”.
La cura con cui sono stati descritti il contesto storico e l’ambientazione che si trovano alla base di Ramondo lo scudiero. L’avventurosa storia del giovane Raimondello, denota il lavoro di ricerca compiuto dall’autore. Non si deve dimenticare, tuttavia, il genere di questo libro che, essendo un romanzo, non può non contenere gli aspetti scenici e romantici che caratterizzano sempre una vita avventurosa ed è proprio l’elemento romantico che ci porta a voler seguire la storia del nostro protagonista.
In conclusione ho apprezzato la presenza di alcune note storiche inserite alla fine del romanzo, riguardo la biografia effettiva di Raimondo Orsini del Balzo che, ricordiamo, è un personaggio realmente esistito e vissuto tra il XIV e il XV secolo.
Immergetevi anche voi nella storia del giovane Ramondo e a me non resta altro che augurarvi una buona lettura!
Eleonora Morante