Navigatori, esploratori, saccheggiatori. Abbiamo parlato spesso delle gesta dei vichinghi sulle nostre pagine, sia per sfatare miti che li riguardano, sia per analizzare come l’uso di elementi ad essi riconducibili siano stati usati, spesso impropriamente.
Diverse inoltre sono state le incursioni vichinghe nel mondo videoludico, fin dagli albori di questo media, ma è innegabile che negli ultimi anni si è avuta una proliferazione dei titoli con protagonisti i nostri amici pirati. Questo anche grazie a piattaforme videoludiche come Steam, in cui programmatori e studi possono pubblicare le loro opere e farle conoscere a grande pubblico e critica.
Ed è proprio sul catalogo di Steam che troviamo il titolo di cui parleremo oggi: Valheim.
Questo titolo appartiene al genere dei videogiochi di sopravvivenza. Per chi non li conoscesse, questo tipo di videogiochi si concentra sul porre il nostro personaggio, o avatar, in una serie di situazione solitarie e pericolose, in cui la sopravvivenza del nostro alter ego è legato al nostro sapersi adattare all’ambiente che ci circonda ed al saper usare nel modo giusto eventuali oggetti di cui entreremo in possesso. Andando avanti, trovando ulteriori oggetti ed esplorando altre zone della mappa, le possibilità del personaggio aumenteranno, dandoci accesso a nuove abilità e strumenti, anche costruiti da noi, così come i pericoli che ci troveremo ad affrontare, ambientali e non. Questo genere di giochi possono essere sia single che multi player, dando sia la possibilità ai giocatori di collaborare per sopravvivere, sia di competere per l’accesso alle risorse. Forse il gioco più rappresentativo, o per meglio dire quello più conosciuto al grande pubblico, di questo genere è sicuramente Minecraft.
Come in tutti i giochi di sopravvivenza, anche in Valheim ci troveremo ad affrontare i misteri e le sfide di una mappa ampia e liberamente esplorabile, ricca di materiali da reperire ed esseri da affrontare. Quello che fa risaltare questo titolo tra i suoi concorrenti è sicuramente l’ambientazione, che attinge a piene mani da miti e leggende dell’era vichinga.
Valheim, apprenderemo nelle prime fasi di gioco, non è altro che il decimo mondo collegato a Yggdrasil, creato da Odino stesso per mettere alla prova i guerrieri vichinghi e decidere se sono meritevoli della Valhalla. Per dimostrarci degni, dovremmo ricominciare praticamente da zero, costruendoci un riparo, delle armi ed imparando come affrontare le sfide che mano a mano incontreremo. Oltre a varie creature ostili, poste su Valheim per metterci alla prova, ci troveremo ad affrontare diversi esseri dannati, creature punite da Odino e soggette a maledizioni, come berserk, draugr e licantropi, qui chiamati fenring, un chiaro riferimento a Fenrir.
Diversi sono infatti i riferimenti alla mitologia norrena. I mostri che affronteremo nascono dalle storie e leggende dei vichinghi, o sono basati su di essi. Anche alcuni degli oggetti che troveremo o potremo costruire si rifanno a quelle storie, leggendarie o reali. Potremo costruirci la nostra drakkar, ad esempio, e le armature che forgeremo hanno un design chiaramente ispirato da quelle in uso a quei tempi – compresi gli elmi, mi dispiace per quelli che si aspettavano le corna.
Un gioco che punta molto sul ricreare il mondo delle leggende vichinghe quindi, e la creazione di un mondo nuovo, Valheim appunto, ha dato modo agli sviluppatori di potersi muovere liberamente per quando riguarda la narrazione degli eventi.
Oltre all’incipit iniziale, infatti, vi è una storia che collega il mondo e le varie regioni che lo compongono, storia che potremo scoprire grazie a diverse steli runiche sparse per il mondo ed affrontando creature particolari, veri e propri boss, esseri mistici che si sono ribellati ad Odino e la cui sconfitta ci permetterà di andare avanti con l’esplorazione del mondo. Ma non saremo totalmente soli in questa impresa! Oltre a poter contare sulla collaborazione dei nostri amici, nel caso decidessimo di affrontare il mondo di Valheim in un server con più giocatori, avremo anche un misterioso corvo che ci farà da guida, inviato da Odino stesso, ed un mercante che ci fornirà oggetti particolari.
Passiamo ora al lato tecnico. Il gioco non è ancora finito, ma è possibile comunque acquistarlo e giocarlo in accesso anticipato. Lo studio di programmazione, lo svedese Iron Gate Studio, pubblica costantemente informazioni sullo sviluppo, seguendo una precisa tabella di marcia. Al momento della stesura di questo articolo ci troviamo alla versione del gioco 0.156.2 e possiamo supporre che, per quanto riguarda il comparto grafico, i modelli e le ambientazioni al momento disponibili saranno quelli definitivi. La grafica è sicuramente semplice e grezza, ma non per questo spiacevole. Sembra quasi di giocare a qualche vecchia gloria del panorama videoludico. I modelli delle case e degli ambienti, al contrario, sono ricchi di dettagli. Moltissimi sono i giocatori che si sono concentrati sulla creazione di abitazioni e strutture, tanto da ricreare ambienti visti in altri giochi, libri o film, compreso Il Signore degli Anelli. I paesaggi sono stupendi, con albe e tramonti mozzafiato, notti stellate e tempeste impressionanti, tanto che spesso ci ritroviamo distratti dalla vista e preda facile dei mostri che vagano nella notte.
Forse l’unica pecca del gioco, a cui spero che venga presto posto rimedio, è il sistema di combattimento: sicuramente non uno dei peggiori che ho visto, ma abbastanza ostico per un giocatore alle prime armi.
Un gioco di cui tenere d’occhio lo sviluppo quindi e, soprattutto se vi piacciono i miti norrenni ed i survival, magari anche da acquistare.
Dario Medaglia
Ps: quando viaggiate di notte nelle foreste o durante una tempesta, fate attenzione ai dintorni. Oltre ai pericoli, potreste vedere delle figure particolari, che vi osservano. Ma non vi dirò chi sono!