Quest’anno, purtroppo, ci ha lasciato la studiosa medievista Chiara Frugoni. Tra i suoi testi ricordiamo Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (1995), Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (2001), Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini (2017) e, infine, Donne medievali. Sole, indomite, avventurose (2021).
Oggi siamo qui per omaggiare questa grande storica con la recensione del suo ultimo lavoro A letto nel Medioevo. Come e con chi, pubblicato postumo nel 2022 dalla casa editrice Il Mulino. Come avrete notato da alcuni titoli citati precedentemente, la storica ha già raccontato la vita quotidiana nel Medioevo, in molte delle sue sfaccettature. Anche in questo suo ultimo testo, quindi, ci racconta di un argomento molto curioso e interessante per chi è studioso e appassionato di Medioevo, un elemento della vita quotidiana degli uomini e delle donne medievali che non si è abituati a trattare e conoscere.
Non appena decidiamo di arredare una nuova casa, il letto è tra i primi mobili a cui pensiamo. E non era meno importante nel Medioevo! Lo dimostra proprio questo volume, dove, dapprima, questo mobile viene descritto fisicamente, indicando le tipologie di letto presenti nel Medioevo. Viene trattato, in questo senso, come “indicatore sociale”: il letto era diverso a seconda della propria ricchezza (e, di conseguenza, povertà). Anche nello stesso ambiente, era distinto quello del nobile da quello del servo. Ma non finisce qui, il letto è visto, ad esempio, anche come luogo di incontri di coppie, di amanti e testimone di uccisioni e vendette. Raramente il letto ospitava una sola persona e la stanza del letto poteva diventare, per esempio, la sala da pranzo. Per citare la stessa autrice, la camera da letto aveva una funzione “multitasking”.
Già solo da una prima sfogliata del volume si vede subito un rapporto, potremmo dire un reciproco aiuto, tra l’iconografia e la storia, tipico dei libri di Chiara Frugoni, che, personalmente, non delude mai. Il libro si alterna, infatti, tra fonti iconografiche, fonti letterarie citate, e descrizioni delle opere d’arte. Numerose sono le miniature provenienti dai manoscritti e non mancano novelle e opere di uomini medievali, che descrivono precisamente ciò che accadeva in camera da letto.
A letto nel Medioevo è, inoltre, pieno di “gossip” medievali e di notizie succose sulla vita quotidiana (basti pensare che un capitolo si intitola “Proposte indecenti”). Questo porta a leggere il libro in poco tempo, velocità dettata non solo dalla curiosità di conoscere e imparare ma anche dallo stile della Frugoni: preciso, semplice e allo stesso tempo intrigante.
In conclusione, se siete appassionati di arte intrecciata con i racconti di vita quotidiana nel Medioevo, questo è il libro che fa per voi! Personalmente, A letto nel Medioevo. Come e con chi, non ha deluso affatto le aspettative e, devo dire, Chiara Frugoni ci ha fatto un bellissimo, ultimo, regalo.
Eleonora Morante