Il personaggio storico di questa settimana è proprio adatto al weekend che si sta avvicinando, il weekend di Halloween! Infatti già nel suo soprannome è insita la paura: chi vorrebbe mai avere a che fare con qualcuno chiamato l’Impalatore?
Noi di medievaleggiando però siamo coraggiosi e vi raccontiamo la sua storia.
Vlad III gospodaro (titolo dei principi di Valacchia e Moldavia) di Valacchia, detto l’Impalatore (Țepeș), nasce il 2 novembre del 1431 a Sighisoara e fu per ben tre volte voivoda di Valacchia. Il termine voivoda è di origine slava e indica una monarchia elettiva il cui potere era detenuto principalmente dai boiardi (membri dell’alta aristocrazia feudale). Come potrete notare continuando la lettura dell’articolo questa carica veniva spesso usurpata, problema che, assieme ad altri elementi, comportò il suo abbandono.
Vlad III, poiché non diretto erede del padre Vlad II (1390-1447), passò la sua infanzia tra la città natale e Targoviste insieme alla madre. Suo padre veniva chiamato Dracul o Draculea, soprannome che non aveva il significato spaventoso a cui tutti pensiamo, ma derivava dalla sua appartenenza all’Ordine del Drago. L’appellativo venne ereditato anche dal figlio che, proprio a partire dall’anno di nascita, entrò subito a far parte dello stesso ordine. Tuttavia la sua fama di uomo sanguinario portò ad uno slittamento verso il significato rumeno del termine: Dracul infatti indica il diavolo. Inoltre, come probabilmente saprete già, spesso l’esecuzione dei nemici, dei ladri e dei criminali era eseguita impalandoli, abitudine che gli valse il soprannome con cui è maggiormente ricordato. Questa sua fama ebbe notevole risonanza soprattutto nel Sacro Romano Impero.
Fu solo nel 1448 che il nostro riuscì a conquistare il trono della Valacchia (regione della Romania, situata a sud e ad est del fiume Danubio), ma dopo un solo mese venne costretto a rifugiarsi in Transilvania. Qualche anno dopo, nel 1456, Giovanni Corvino (voivoda di Transilvania dal 1441 al 1456) lo rimise sul trono e l’anno successivo Vlad accorse in aiuto di Stefano III il Grande per occupare il trono di Moldavia. Nel 1460 catturò e uccise il principe Dan III di Valacchia che aveva tentato di detronizzarlo.
Dopo una vittoria sui Turchi di Maometto II perse nuovamente il trono nel 1462. Cercò quindi di risalire al trono, sia con l’aiuto del re d’Ungheria Mattia I Corvino sia cercando un accordo con Turchi e Moldavi. Tuttavia venne imprigionato proprio da Mattia I Corvino a causa del trattamento assai macabro riservato ad alcuni mercanti sassoni che avevano sconfinato la Valacchia. Venne liberato intorno al 1474 e un paio di anni dopo, nel 1476, riprese il suo trono con l’aiuto di Stefano il Grande. Purtroppo la sua tranquillità durò poco e il grande imperatore venne brutalmente ucciso dai Turchi tra la fine del 1476 e l’inizio del 1477.
In conclusione, possiamo dire che Vlad III di Valacchia sia una figura sicuramente ambivalente. Se da un lato la sua associazione con il personaggio letterario di Dracula, nell’omonimo romanzo di Bram Stoker del 1897, ha offeso il popolo rumeno, il quale lo vedeva come un eroe nazionale che li ha liberati dall’invasione islamica, dall’altro questa rappresentazione ha sicuramente portato fama e turismo alla stessa nazione, rendendo immortale l’imperatore Vlad III di Valacchia.
Eleonora Morante
Per approfondire:
PERCIVALDI ELENA, Vlad l’Impalatore, spietato tiranno o eroe nazionale in “Terra Insubre”, anno XV n 53, 2010.
CAZACU MATEI, Dracula. La vera storia di Vlad III l’Impalatore, Mondadori, Milano 2006.