Ricordate il nostro primo articolo inerente la migrazione unna ? È arrivato il momento di proseguire la loro storia. Questo articolo ruota attorno al seguente quesito: se sia possibile o meno trovare la ragione della migrazione unna in un cambiamento climatico. Per capirlo rivolgeremo la nostra attenzione a più fonti scritte, provenienti da due aree geograficamente distanti: alcune >lettere cinesi e vari scritti di storici latini.
Nel 1907 a 90 chilometri dalla località cinese di Dhunuang vennero scoperte una serie di lettere pervenute in una torre di avvistamento sita ai margini del dominio cinese. Una di queste lettere fornisce un quadro esaustivo delle incursioni subite dall’impero cinese nel 310 d.C. ca. La popolazione considerata responsabile delle incursioni viene chiamata “Xwn” o “Xiongnu”. La storiografia ha a lungo discusso sulla possibilità di identificarla con gli Unni stessi o se fosse piuttosto opportuno trattarla come una popolazione culturalmente affine.
L’offensiva dei popoli delle steppe continua per tutto il IV secolo e nel 395 questi gruppi nomadi arrivarono a colpire la regione dell’Armenia, del Tigri e dell’Eufrate, arrivando alle porte di Ctesifonte, la capitale dell’impero sasanide, che prontamente respinse l’incursione.
Sul fronte romano, invece, gli Unni verranno descritti in primis da una fonte di notevole importanza, i Rerum gestarum libri. Composti dallo storico antiocheno Ammiano Marcellino, l’autore non ci viene in aiuto per risolvere il nostro dilemma e si limita a fare una narrazione descrittiva della popolazione, senza menzionare eventuali cambiamenti climatici nella steppa euroasiatica. Per quanto riguarda le altre fonti occidentali a nostra disposizione, ho scelto di menzionarne due in particolare: Zosimo di Panopoli e Giordane. Il primo ha scritto la Storia Nuova, risalente al V secolo. Il secondo è l’autore della Getica, scritta nella Costantinopoli del VI secolo. In questo testo la ragione della migrazione unna in Europa centrale è spiegata attraverso un artificio retorico: gli Unni trovarono la strada verso l’Occidente romano grazie a una cerva che involontariamente gli indicò la strada. L’autore comunque abbozzò una spiegazione della comparsa degli Unni: l’abbandono della steppa era stato provocato in parte da ragioni demografiche. L’intento dell’autore era quello di delineare l’origine della storia dei Goti, non quella della migrazione unna.
Come possiamo ben vedere, sia le fonti cinesi del IV secolo d.C che quelle romane della fine del IV e dei secoli successivi, non fanno riferimenti a dei cambiamenti climatici. Ma è la strada giusta da percorrere? Intraprendendola, non si rischia di incorrere in un bieco determinismo storico?
Lo saprete con il prossimo articolo, non perdetevelo!
Andrea Feliziani
Per approfondire:
DE LA VAISSIÈRE E., Sogdian Traders: A History, Brill, Boston 2005.
GIORDANE, La Getica, a cura di Elio Bartolini TEA, Firenze 1997 (https://www.amazon.it/Storia-dei-goti-Jordanes/dp/8878192066)
MAENCHEN-HELFEN J. OTTO, The World of the Huns: Studies in Their History and Culture, University of California Press, Berkeley 1973.
MARCELLINO AMMIANO, Le Storie, a cura di Selem A., UTET, Torino 1976.
(https://www.amazon.it/Storie-Ammiano-Marcellino/dp/8802021392)
ZOSIMO DI PANOPOLI, Storia nuova, a cura di Conca F., BUR, Milano 2018.