Oggi è con piacere che ci troviamo a recensire l’ultima fatica di Alberto Luongo, La Peste Nera. Contagio, crisi e nuovi equilibri nell’Italia del Trecento (Carocci, 2022). Già dal titolo si evince che il tema affrontato da questo saggio è uno dei più scottanti e famosi che riguardano il Medioevo, soprattutto nell’immaginario comune: la “peste nera” del 1348.

Su questo argomento se ne è scritto tanto ma, come ci fa notare l’autore, forse non abbastanza. Ad oggi sono veramente pochi, e anche datati, gli studi sugli effetti che l’epidemia più famosa del Medioevo ha avuto sulla penisola italiana. 

Luongo ci guida per mano attraverso uno dei momenti più difficili che l’uomo medievale si trovò ad affrontare. Con uno stile scorrevole e chiaro ci racconta che cos’è innanzitutto la peste, se è stata veramente questa a sconvolgere l’Italia trecentesca, com’è stata scoperta e quali sono i fattori che hanno influito sulla sua diffusione. Scelta decisamente interessante quella di fornire una panoramica del fenomeno, perché ci aiuta ad analizzare la situazione che ne conseguì e la malattia stessa da un punto di vista più ampio, non rilegato ad un elenco di dati e fatti che comunque non mancano. 

In questo saggio camminiamo da nord a sud della Penisola non dimenticandoci del centro – aria più densamente colpita – e guardiamo con i nostri occhi quali furono gli effetti nella vita reale delle persone: l’alto tasso di mortalità, le politiche per il recupero demografico, la ricomposizione dei nuclei familiari, gli strascichi che si ebbero fino all’inizio del Quattrocento.

Non è sempre facile rendere interessanti temi come la storia economica delle città, la ricomposizione dell’assetto sociale, i cambiamenti nel quotidiano di una società lontana da noi secoli. Ma alla fine, se ci pensiamo, è dalle piccole cose che poi si costruiscono le grandi, è dall’unione di tante micro storie diverse che nasce la ‘Storia’ per come la intendiamo noi.

Luongo riesce con estrema facilità nell’impresa di interessare il lettore non con slogan sensazionalistici – come siamo abituati sul tema – ma con le fonti e i dati a nostra disposizione. Ricostruisce in maniera precisa e mai pedante cosa successe in ogni ambito di una società che fu scossa da un’epidemia di grande portata, cosa che ci aiuta a capire i reali effetti di un evento di questo calibro. La peste nera segnò sicuramente quegli anni ma non impedì la ripresa. Inevitabile per il lettore una riflessione profonda sulla realtà contemporanea in cui viviamo.

La Peste Nera. Contagio, crisi e nuovi equilibri nell’Italia del Trecento entrerà a buon diritto nella libreria di Medievaleggiando. Un libro assolutamente consigliato per chi è appassionato del tema e per chi non lo conosce affatto.

 

Martina Corona

Share This Story, Choose Your Platform!

Written by : Redazione

Iscriviti alla nostra Newsletter

Leave A Comment