Oggi abbiamo il piacere di recensire il romanzo L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante, scritto da Pupi Avati e pubblicato dalla casa editrice Solferino nel 2021.
Come già si evince dal titolo, i protagonisti sono i celebri Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio, che, a mio parere, non hanno bisogno di presentazioni. Questo testo ci parla di un periodo storico variegato e delle vicende di entrambi i nostri protagonisti.
Il romanzo si apre, infatti, con la morte del Sommo Poeta nel 1321. Subito dopo veniamo catapultati intorno al 1350, periodo caratterizzato dalla peste nera, e incontriamo Giovanni Boccaccio, a cui viene affidata una missione: deve portare alla figlia di Dante, ormai suor Beatrice, un risarcimento in denaro, a causa dell’esilio ingiustamente subito dal poeta. Incaricato dalla compagnia Orsanmichele, deve recarsi in un convento ravennate, dove vive la figlia del Sommo.
Dopodiché ci spostiamo ai tempi di Dante, verso la seconda metà del XIII secolo, perché lo stesso Boccaccio decide di raccontare la vita di Dante fin da bambino, mentre cresce piano piano, con il padre Bellincione di Alighiero e vengono narrati i principali avvenimenti della vita del poeta, un esempio è il primo incontro con l’amata Beatrice.
Il bello di questo romanzo, secondo me, è rappresentato dall’umanità dei protagonisti, sono celebri e realmente esistiti e, insieme a Francesco Petrarca, sono tra i più grandi testimoni letterari tra il XIII e il XIV secolo. Nel romanzo invece li incontriamo umani: Giovanni Boccaccio, un “grande fan” del sommo poeta, impaurito e allo stesso tempo emozionato nel dover compiere una missione di tale importanza per lui; e Dante Alighieri, raccontato sia da bambino, partendo dal 1270 quando ha cinque anni, che da adulto, preda anche lui di diverse emozioni.
È secondo me un elemento di arricchimento del romanzo il fatto che sia correlato di citazioni dello stesso Boccaccio, provenienti dalle sue numerose opere, dal Decameron all’ Esposizioni sulla commedia di Dante, e ovviamente delle opere dantesche, per esempio La vita nova. Uno spunto, per chi è curioso e interessato, per leggere o rileggere le opere di questi due grandi letterati.
Si nota uno studio e una ricerca accurate da parte dell’autore nonché una passione per la vita e le opere del Sommo Poeta. L’intero romanzo è un modo per conoscere la vita di questi personaggi attraverso un linguaggio e uno stile accattivante, in ogni paragrafo, inoltre, possiamo leggere delle opere musicali, come se Pupi Avati ci volesse accompagnare, nel nostro viaggio insieme a Boccaccio e Dante, con numerose colonne sonore. Un elemento particolare e anch’esso uno spunto per conoscere o riascoltare bellissimi brani musicali.
Vi invito a leggere L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante e vi auguro di fare un viaggio alla scoperta di due grandi testimoni dell’epoca medievale.
Eleonora Morante