La nostra storia prende le mosse da Parigi. È il 2 dicembre del 1804 e Napoleone Bonaparte viene incoronato Imperatore dei Francesi in una Notre-Dame de Paris gremita di persone, momento immortalato da Jacques-Louis David in una celeberrima opera d’arte. Il pittore non si è lasciato sfuggire un particolare: Napoleone, sul punto di autoincoronarsi, cinto da un mantello rosso porpora ricamato con api dorate.

Cambiamo anno e luogo. È il 27 maggio del 1653 ed il nostro cammino prosegue in Belgio. In maniera del tutto fortuita, durante i lavori per la costruzione delle fondamenta di un edificio, da quella che sembra essere una vasta area sepolcrale, emergono gioielli, resti di ossa equine e decine di piccole api dorate, in passato applicate all’abito del defunto.

L’insieme dei monili una volta raccolti viene esaminato da Jean-Jacques Chifflet, medico personale dell’Arciduca d’Asburgo Leopold che, dopo anni di intenso studio, pubblica un catalogo dei ritrovamenti. L’opera è ancora oggi considerata fondamentale per l’analisi dei reperti poiché nel 1831 il tesoro viene trafugato e tutti gli oggetti dispersi per sempre. Di tutta la collezione è in particolare un anello a destare la nostra attenzione, che riporta l’incisione: Childerici Regis.

 

Ma chi era “Re Childerico”? Alla fine del V secolo, durante la disgregazione dell’Impero Romano d’Occidente, nelle Gallie presero le redini del potere alcuni “Signori della Guerra” sostenuti sia dai proprietari fondiari che dalla gerarchia vescovile locale. Da anni di guerre emerse Childerico che, dalle poche fonti a lui coeve, è considerato il fondatore della dinastia dei Merovingi. Childerico venne poi seppellito nei pressi di Tournai nel 481. Le piccole api dorate sono le attrici della nostra storia, trait d’union tra Napoleone Bonaparte e Re Childerico.

L’imperatore francese è consapevole che, per costruire solide basi di una nuova ideologia imperiale coerente con le conquiste ottenute dalla Rivoluzione francese, deve prendere le distanze dai regnanti dell’Ancien Régime.

Per la sua incoronazione Napoleone cambia molti aspetti legati alla simbologia borbonica: muta il colore del vessillo, passando dal blu al rosso porpora, le api presero il posto del giglio ed il luogo di incoronazione del sovrano francese venne spostato dalla cattedrale di Reims a quella di Notre-Dame de Paris.

Napoleone così facendo incluse Re Childerico nel pantheon dei padri della patria francesi, istituendo un legame diretto tra lui e la dinastia dei Merovingi, prendendo così le distanze dai regnanti francesi sconfitti dalla Rivoluzione francese.

Questo esempio appena presentato è un classico utilizzo, in epoche relativamente recenti, del passato per fini ideologici e legittimanti. Nella storia europea molte figure del Medioevo sono state impiegate per creare dei precedenti politici, da Childerico a Carlo Magno, passando per Vituchindo, l’eroe dei Sassoni.

Andrea Feliziani

Per approfondire:

JAMES EDWARD, I Barbari, il Mulino, Vignate 2016.

WELLS PETER, I Barbari. L’alba del nuovo mondo, Lindau, Città di Castello 2008.

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Written by : Redazione

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