La Bonelli. Il nome colloquiale di una delle case editrici di fumetti italiane più famose al mondo è quanto basta a orde di lettori ed appassionati per evocare le strade di Londra dove vive Dylan Dog, il deserto del Nevada che fa da sfondo alle storie di Tex Willer o i vicoli di una Praga onirica e misteriosa percorsa da Harlan Draka. Luoghi e tempi reali o immaginari, in cui la Storia si fonde a miti antichi e nuovi, dove trasportare chi legge le avventure di eroi, spesso loro malgrado, alle prese con le forze del Male che minacciano i loro cari o il mondo intero.
È il 1940 quando Gianluigi Bonelli, sceneggiatore e disegnatore per varie pubblicazioni come L’Audace e Vittorioso, decide di mettersi in proprio. Rilevato L’Audace dalla Arnoldo Mondadori Editore, procedette a trasformarlo, con la collaborazione del fumettista Enver Bongrani, da giornale contenitore di varie storie a puntate ad albo monografico, sotto il marchio di Redazione Audace. Tra gli eroici protagonisti di quei fumetti ricordiamo Furio Almirante, Capitan Fortuna e Orlando Invincibile.
Già dall’inizio della storia della casa editrice che oggi conosciamo come Sergio Bonelli Editore possiamo quindi vedere una varietà di generi ed ambientazioni. Alle avventure sui mari di Capitan Fortuna si alternavano le storie dei cavalieri di Carlo Magno, con l’adattamento a fumetti delle opere di Boiardo e Ariosto, o del Crociato Nero, creato da Gianluigi Bonelli per le pagine di Vittorioso e poi riproposto per la neonata società. Una passione per il Medioevo ed il medievalismo, quindi, che nel corso dei primi anni della Redazione Audace, sotto la guida di Bonelli prima e della sua ex moglie Tea Bertasi poi, porta alla creazione di collane e soprattutto adattamenti di romanzi e fiabe. Questo fino alla metà degli anni 50, quando il successo in continua crescita di Tex Willer spinse la casa editrice a dedicarsi quasi interamente al genere western, portando alla nascita di altri personaggi importanti del panorama fumettistico italiano, come il Piccolo Ranger e Zagor.
Proprio grazie a quest’ultimo i lettori poterono notare una caratteristica che poi divenne quasi un marchio di fabbrica per la Bonelli: la commistione di generi. Mentre in opere come Tex potevano essere visti alcuni elementi magici affiancarsi al western puro, ma sempre con riferimenti all’esoterismo degli indiani d’America o degli indios di discendenza Inca o Azteca, fu principalmente con Zagor che elementi propri del fantasy e della fantascienza iniziarono ad apparire frequentemente nelle opere della casa editrice. Spiriti, demoni, armi magiche, fino ad arrivare ad alieni ed antiche civiltà scomparse. Fu proprio con il personaggio di Zagor che vennero poste le basi per quell’universo condiviso su cui si affacceranno poi i fumetti che dagli anni 70 portarono nuove collane e nuovi eroi ed antieroi nella scuderia Bonelli: Mister No, Martin Mystere, Dilan Dog e Nathan Never. Tutti loro considerati dei veri e propri apripista, che concorsero a delle piccole rivoluzioni nel panorama fumettistico italiano ed al successo della casa editrice.
Un universo condiviso, come abbiamo detto, che non solo permette ai vari personaggi di incontrarsi e di vivere le loro avventure insieme, spesso tramite accorgimenti narrativi atti a superare le barriere temporali che dividono le varie collane – per esempio, un androide con le fattezze del professor Mystere permetterà allo studioso contemporaneo di poter interagire con il detective Never su una Terra di un futuro lontano – ma di condividere elementi e luoghi. Il medievalismo è spesso protagonista al fianco dei personaggi, che viaggiando per il mondo si trovano a vivere avventure e misteri che affondano le loro radici nel Medioevo, o grazie ai riferimenti, spesso citazioni nascoste, ad elementi come le storie dei cicli cavallereschi, le dinastie dei regnanti della Vecchia Europa e le battaglie per la Terra Santa. Li vedremo anche interagire con artefatti o OOPArt (Out Of Place Artifacts), scoprendone magari l’origine extraterrestre. Uno dei luoghi con cui molti di questi personaggi si troveranno ad interagire sarà la base di Altrove, sede di una agenzia che da secoli studia, classifica e in caso di necessità difende la Terra dalle minacce sovrannaturali e ultraterrene. Eroi quindi, che come moderni cavalieri si ergono a scudo della razza umana.
Ma non solo citazioni. Negli ultimi anni il medievalismo ed il fantasy sono tornati a fare da ambientazione per alcune serie, più preponderanti rispetto agli altri generi coinvolti o addirittura da protagonisti assoluti. Vale la pena citare la saga di Dragonero e l’albo monografico Il mistero del lago, una fiaba oscura e medievale che attinge a piene mani dalla leggenda del lago Gerundo e di Tarantasio, il drago che ne aveva fatto dimora, e di colui che lo sconfisse.
Dario Medaglia
Per approfondire:
Bonelli Giovanni Luigi, Il crociato nero, Edizioni Thyrus, Terni 1999.