Lo so, è passato del tempo dal precedente articolo su San Francesco di Assisi, ma ogni promessa è debito ed eccoci qui a continuare la storia del rivoluzionario di Assisi (per chi non ricordasse la prima parte vi lascio il link dove potete leggerla).
Eravamo rimasti alla decisione di Francesco di creare una regola e alla sua scelta di intraprendere un percorso non più personale ma accompagnato da seguaci e devoti.
I tre frati seguaci di Francesco scelsero una nuova sede e optarono per Santa Maria della Porziuncola. Diverse sono le interpretazioni delle fonti riguardo lo spostamento di sede di Francesco e i suoi seguaci, ma ciò che emerge da tutte queste è la forte marginalità che vivevano Francesco e i suoi primi adepti. Successivamente si aggiunse a loro Egidio di Assisi, con il quale il gruppo iniziò una missione evangelizzatrice fuori dalla diocesi di Assisi. Due frati si recarono in un luogo imprecisato (le fonti non lo nominano) mentre Francesco ed Egidio decisero per la marca di Ancona. Con il tempo il gruppo di predicatori si ampliò (arrivando ad un numero di dodici, probabilmente una cifra simbolica che ricordava il numero degli apostoli) e Francesco propose di andare a chiedere al pontefice Innocenzo III (1198-1216) un’approvazione. Siamo intorno ai primi anni del ‘200 e dopo un lungo viaggio Francesco e i suoi giunsero al cospetto del papa che approvò solo verbalmente la loro regola basata sul Vangelo, senza lasciare nulla di scritto.
Parte fondamentale per la storia di Francesco ma soprattutto del suo ordine è il quarto concilio lateranense del 1215 convocato da Innocenzo III. Ci sono opinioni discordanti tra gli storici sulla presenza fisica di Francesco al concilio, tuttavia ciò che interessa è che furono toccati dal pontefice numerosi punti in comune con il pensiero francescano, per esempio l’importanza del tema dell’eucarestia (fondamentale per Francesco, perché da essa dipendeva il suo rispetto per i sacerdoti) oppure il simbolo del Tau, ultima lettera dell’alfabeto ebraico (segno distintivo di Francesco, una sorta di sua firma) e in ultimo l’importanza della povertà. Il movimento francescano diventa, quindi, propulsore del cambiamento dopo il IV concilio lateranense.
Un altro episodio molto conosciuto di cui il Santo fu protagonista fu il viaggio che intraprese verso Damietta presso la corte del Sultano al-Malik al Kāmil per cercare di fermare la quinta crociata (1217-1221). Abbiamo, tuttavia, già approfondito questo tratto della vita di Francesco qui nel nostro articolo, che vi invito a leggere per saperne di più.
Nel 1220, mentre Francesco era assente, gli altri frati celebrarono il capitolo di Pentecoste e decisero di approvare norme più restrittive sul digiuno e sull’astinenza, probabilmente sotto l’influenza della tradizione monastica. Pur essendo modifiche minime, in realtà andavano ad intaccare la libertà evangelica a cui si ispirava Francesco. Queste novità, che erano un preludio alla frattura di unità di intenti dei frati, erano l’inizio di un fenomeno interno, dovuto anche alla presenza di un numero sempre maggiore di seguaci, con una mentalità molto diversa dai primi frati e dallo stesso Francesco. Sappiamo inoltre che in un capitolo generale presso la Porziuncola, appena tornato dall’Oriente, Francesco decise di rinunciare alla guida dell’ordine proponendo come capo il frate Pietro Cattani. In ogni caso il futuro Santo non perderà il suo ruolo centrale nell’Ordine e a lui fu dato il compito di redigere le regole del 1221 e del 1223.
A tale proposito il 1221 è un anno importante perché venne scritta quella che fu definita “Regola non bollata”, chiamata così proprio perché non approvata dal nuovo pontefice Onorio III (eletto nel 1216 dopo la morte di Innocenzo III). Allo stesso modo è importante anche il 1223, in cui venne scritta la “Regola Bollata”, poiché definitivamente approvata da Onorio III. Dai numerosi scritti emerge che gli ultimi due anni di Francesco furono segnati da numerose malattie che lo condussero alla morte la notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226 e fu poi canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX.
Sono tanti gli episodi che costellano la vita di questo personaggio così importante per il Medioevo che non sono stati narrati in questo articolo e nel precedente: il nostro contributo è servito a dare una sintesi, per quanto possibile, della vita di Francesco di Assisi, un personaggio che ancora oggi affascina e interessa studiosi e appassionati e i cui insegnamenti sono tuttora attuali e pieni di significato.
Eleonora Morante
Per approfondire:
MARINI ALFONSO, Francesco d’Assisi, il mercante del regno, Carocci editore, Roma 2015.
FRUGONI CHIARA, Francesco d’Assisi: vita di un uomo, Einaudi editore, Torino 2014.