È con estremo piacere che oggi mi trovo a recensire l’ultimo studio della professoressa Marina Montesano, Maleficia. Storie di streghe dall’Antichità al Rinascimento”, edito da Carocci nel gennaio di questo 2023.
Chiunque voglia approcciare il tema della stregoneria medievale non può non passare per la Prof.ssa Marina Montesano, che possiamo affermare sia uno dei massimi esperti dello studio di questo fenomeno. Oggi, il libro che ci troviamo davanti, ci fornisce un punto di vista diverso – e necessario – che ci guida dagli albori della figura della strega fino ad arrivare alle porte della “Grande caccia” (si intende la caccia alle streghe del Cinquecento – Seicento). La strega medievale, quindi, non è più una figura isolata e relegata alla maldicenza degli stereotipi a cui siamo abituati ma acquista contorni diversi. E’ questo il lato che colpisce di più di questo studio che sceglie di non raccontare la storia della stregoneria solo attraverso un susseguirsi di date ed eventi, ma fa un discorso di più ampio respiro.
Durante la lettura, infatti, scopriamo pian piano come si è evoluta la figura della strega partendo dalla letteratura greca e latina, fino ad arrivare al Rinascimento. Quello scelto dalla Prof.ssa Montesano è un approccio interessante e che, come dice l’autrice nell’introduzione, mancava in questo campo degli studi. Attraverso la sua analisi arriviamo a comprendere come si sia giunti alla caratterizzazione del personaggio “strega” attingendo a piene mani anche dalla letteratura classica. Diventa sempre più chiaro come la “stregoneria moderna” non sia scissa da ciò che l’ha preceduta ma anzi ne sia l’erede, portando dentro di sé un bagaglio letterario e immaginario non trascurabile.
Nel libro si parte, ovviamente, dalla più celebre delle antenate: la maga Circe, nota figura presente nell’Odissea, colei che con il suo fascino riesce perfino ad ammaliare il prode Ulisse. Dalla Grecia passiamo all’antica Roma, dove facciamo la conoscenza di alcune figure della letteratura latina, che ci aiutano a capire come si sia arrivati alla concezione di strega divenuta poi così chiara sul finire del Medioevo. Decisamente interessante è il percorso tracciato dalla tardoantichità in poi perché ci aiuta a seguire il fil rouge dell’evoluzione della figura della strix, che da arpia letteraria passa attraverso i testi cristiani e i retaggi pagani del mondo contadino fino ad arrivare all’adoratrice del demonio. Una trasformazione lenta, come ci spiegano le fonti, che molte volte si spoglia dei suoi connotati letterari e assume i contorni della strega vera e propria per come la intendiamo oggi, cosa ancora più evidente nei capitoli dedicati al Quattrocento in poi.
Un testo, in definitiva, che non tralascia nulla e che fa chiarezza su una delle figure più famose della cultura antica e contemporanea.
Ci auguriamo che Maleficia. Storie di streghe dall’Antichità al Rinascimento sia il primo di una serie di studi di ampio respiro sul tema. Per quanto invece possiamo dirvi oggi, è un libro che vale assolutamente la pena leggere sia per chi conosce bene l’argomento sia per chi si approccia alla figura della strega per la prima volta. Da non perdere.
Martina Corona