“Nel mezzo di cammin di nostra vita mi ritrovai per una saga oscura, ché la diritta via era smarrita…”
Anzi, oscura non è il termine giusto: di colori nei romanzi che compongono la saga di Eternal War ce ne sono molti, tanti i motivi, gli intrecci e le rifiniture, in un crescendo che ci conduce alle porte dell’Aldilà. Esce nel novembre 2020, all’alba dell’anno dantesco nel quale ci stiamo addentrando, Inferno, il quarto e ultimo libro della saga dello scrittore bergamasco Livio Gambarini, edita da Acheron Books.
Ma partiamo dall’inizio dell’avventura: il primo titolo della serie, Gli Eserciti dei Santi, esce nel 2015. Si tratta di un romanzo breve ma pieno d’azione, le cui prime pagine ci rivelano subito che siamo di fronte ad un fantasy sì, ma qualcosa di originale (ancor di più al momento della pubblicazione); niente Elfi o Nani dagli eco scandinavi, né popoli fatati di origine irlandese, ma elementi fantastici radicati nelle tradizioni e nella storia della nostra penisola.
La scena si apre sulla battaglia di Montaperti (1260): in campo oltre all’esercito guelfo capeggiato da Firenze e quello ghibellino guidato da Siena, troviamo i santi Patroni delle città coinvolte, Tristi Mietitori, spiriti di forma animale e gli Ancestrarchi, ovvero gli spiriti guida delle famiglie, tra cui il principale protagonista di tutta la serie di libri, Kabal (Kaballicante), Ancestraca della famiglia Cavalcanti.
A questa importante famiglia fiorentina appartiene anche l’altro protagonista, Guido Cavalcanti, rampollo della stirpe che può vantare l’eccezionale caratteristica di possedere due anime; peculiarità che condivide con un altro personaggio, il cui ruolo cresce d’importanza man mano che la storia (e la Storia) progredisce, e che ci ha portato qui proprio oggi, a soli tre giorni dalla ricorrenza del 25 marzo: Durante, Dante Alighieri.
Poteva un sito dedicato al medievalismo non trattare una serie di romanzi di tale stampo?
No, non poteva sfuggirci, in particolar modo alla luce delle dichiarazioni dello stesso autore che nell’intervista contenuta nel secondo dichiara che tra le motivazioni che lo hanno spinto ad intraprendere questo percorso letterario vi è un desiderio di divulgazione, di avvicinare alla storia intrecciandola con la fantasia – due elementi non sempre facili da mescolare nelle giuste dosi.
Questa intenzione si manifesta già, in modo palese, nelle citazioni dei grandi della letteratura medievale toscana che aprono ogni capitolo del primo libro e che volume dopo volume propongono un repertorio di testi sempre più ampio, includendo classici greci, testi sacri e letteratura medievale d’Oltralpe, così come nelle variazioni della cronologia storica per adattarla all’architettura della narrazione.
A partire dal secondo volume vediamo la trama cominciare ad assumere un respiro sempre più ampio, crescere in complessità nel rapporto tra i personaggi e tra il mondo della Materia e quello delle Lande dello spirito. Queste, per quanto siano sempre state l’una il riflesso di quello che accade nell’altra, interagiscono in maniera ancor più intricata dal momento in cui Guido aveva acquisito (al termine de Gli eserciti dei santi) la capacità di vedere, e successivamente influenzare, il mondo degli spiriti. Abilità queste che lo pongono sulla via dello stregone, il cui dipanarsi richiederà tempo, esercizio e dolore, rivelandosi un sentiero colmo dei più impensabili pericoli.
Questo continuo gioco di specchi offre spesso l’occasione per riflessioni sulla condizione umana, il libero arbitrio e altri pilastri della vita e dell’identità quali Fede e Amore, dettate dallo svolgersi degli eventi in maniera tale che non risultano mai forzate o moralizzanti. È proprio questa ricerca della libertà a provocare una frattura tra Guido e il suo spirito guida Kabal, nonché a costargli il più caro dei suoi affetti. Questo secondo capitolo, Vita Nova, esce nel 2018 e l’anno seguente, 2019, viene pubblicato Il Sangue sul Giglio.
Se al principio avevamo trovato lo scontro tra guelfi e ghibellini, al terzo tomo è il conflitto interno a Firenze tra guelfi bianchi e guelfi neri a dominare la storia degli uomini. La città gigliata sta per diventare una signoria e la Città Eterna si appresta ad ospitare il primo Giubileo della Chiesa (1300): il potere, temporale e spirituale, in moto è enorme, e come molto spesso accade al potere si accompagnano corruzione, dispute che degenerano in scontri violenti, tanto da costare a Guido una delle sue due anime.
Il Sangue sul Giglio ci aveva lasciato col fiato sospeso con lo scambio di battute tra Dante e l’Ancestrarca dei Cavalcanti:
“C-chi sei? Che tu sia un’ombra o un uomo in carne ed ossa, ti prego, abbi pietà!”
“Non sono un uomo,” rispose Kabal, “Fui un uomo. Nacqui sotto Giulio Cesare, e vissi sotto Augusto in epoca pagana. Scrissi di Enea, e di come lasciò Troia in fiamme per fondare Roma.”
Parole che non ci giungono del tutto nuove, in quanto una parafrasi nei versi 64-75 del Canto I dell’Inferno della Divina Commedia.
“Miserere di me”, gridai a lui,
“qual che tu sii, od ombra od omo certo!”.
Rispuosemi: “Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patrïa ambedui.
Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.
Poeta fui, e cantai di quel giusto
figliuol d’Anchise che venne di Troia,
poi che ’l superbo Ilïón fu combusto.
Ed è così che nel quarto romanzo, Inferno, ci ritroviamo a scendere nelle viscere della terra seguendo Dante e Kabal nelle vesti di Virgilio. Per lo spirito, che per tutta la saga si è dimostrato un abile affabulatore, questa sarà la prova più grande: spinto dal desiderio di recuperare l’anima che Guido ha perduto nel volume precedente, si spinge in un territorio inesplorato. Se nel perseguire i suoi scopi nel mondo dei mortali era avvantaggiato dalla conoscenza superiore delle cose, la bocca dell’Inferno che si è spalancata sotto la Necropoli vaticana è un luogo di cui, pur con tutti i suoi prodigi, l’Ancestrarca conosce molto poco: ne ipotizza la struttura, ma tanto apprende nell’avventurarvisi e dai colloqui con personaggi come Caronte e gli spiriti dei poeti dell’antichità, i quali gli rivelano anche la genesi di quel luogo ricco di echi classici e la natura chimerica del Satanasso che lo governa, frutto della mescolanza di più entità antiche e malevole, le quali hanno incarnato il nemico del loro nemico, il nemico della cristianità.
Tra questi Spiriti i nostri protagonisti non mancano di incontrare il vero Virgilio, che rischia di mandare a monte tutto il piano di Kabal e a cui egli riserva un trattamento tutt’altro che rispettoso (come con Dante, che noi siamo abituati a definire “il Sommo Poeta”, ma che lui non esita a chiamare “poetastro”), totalmente in linea col carattere del personaggio.
Un vero pandemonio, quindi, in tutti i sensi.
In questo ultimo volume risulta quindi ancora più evidente l’uso delle grandi tradizioni culturali, quella classica e quella cristiana, della nostra penisola, anche grazie ai continui rimandi alla prima cantica della Commedia dantesca. La saga si apre con la visione di santi, ma i richiami a spiriti antecedenti la cristianità sono continui, e spesso nei romanzi quando si riflette sulla religione si parla di come riprese, riadattò, elementi delle religioni pagane.
Tra paganesimo e religione cristiana, tra politica e poesia, tra Firenze e Roma la storia raccontata da Gambarini è una complessa intessitura di storia e fantasia, dalla trama ben studiata dove ogni filo può risultare cangiante se osservato sotto la giusta luce.
Vale quindi la pena perdersi ogni tanto, tra le pagine di un libro, tra le pieghe della storia, tra le visioni dell’immaginazione: vi consiglio caldamente di intraprendere questo viaggio seguendo l’itinerario tracciato della penna di Gambarini, in compagnia di quella simpatica canaglia di Kabal, Guido Cavalcanti e Dante Alighieri.
Valérie Morisi
La saga:
GAMBARINI LIVIO, Gli Eserciti dei Santi, Acheron Books, Milano 2015.
GAMBARINI LIVIO, Vita Nova, Acheron Books, Milano 2018.
GAMBARINI LIVIO, Il Sangue sul Giglio, Acheron Books Milano 2019.
GAMBARINI LIVIO, Inferno, Acheron Books, Milano 2020.