Dopo l’anno dantesco, il 2022 potrebbe dirsi l’anno di Federico da Montefeltro. Sono passati, infatti, ben 600 anni dalla sua nascita. Anche noi di Medievaleggiando vogliamo unirci ai festeggiamenti e vogliamo celebrare questo personaggio conosciuto e importante per l’epoca rinascimentale. 

Ci troviamo, almeno inizialmente, in un contesto umbro. Proprio a Gubbio, infatti, nel 1422 nacque Federico, figlio di Guidantonio, signore di Montefeltro ed Urbino. Dopo una prima infanzia turbolenta, lo ritroviamo nelle Marche, nella città di Urbino e sappiamo che, con una bolla papale del dicembre 1425, veniva stabilito ufficialmente che Federico avrebbe potuto succedere al padre Guidantonio, pur essendo nato fuori dal matrimonio. Dopo la morte della sua prima moglie, il padre di Federico si era risposato con la contessa Giulia Colonna la quale nel 1427 diede alla luce Oddantonio, erede maschio legittimo, e successivamente altre quattro figlie. Con un erede legittimo in corsa, Federico venne allontanato da Urbino. 

Dopo essere stato educato sotto il precettore Vittorino da Feltre, il nostro Federico, tuttavia, venne destinato alle armi e, già nel 1438, fu inviato a Milano, dove fu messo a capo della cavalleria, ricevendo gli ordini e sostenendo il grande condottiero Niccolò Piccinino. 

Nel 1439 la sua carriera fu temporaneamente interrotta a causa di un infortunio a Camplì. Fu quindi costretto alle cure rientrando ad Urbino nel 1440. Qualche anno dopo, morì Guidantonio e il pontefice Eugenio IV proclamò come signore, suo successore, il figlio legittimo Oddantonio. Durante il suo breve periodo come signore, Oddantonio venne definito come completamente incompetente, ma la sua esperienza governativa venne interrotta nel 1444 quando, durante una congiura, venne pugnalato e ucciso da un gruppo di concittadini. Non appena si seppe dell’uccisione, venne acclamato proprio Federico, il quale assunse immediatamente il ruolo di signore della città di Urbino. Al contrario del fratellastro, il nuovo signore di Urbino era molto capace e abile nel suo ruolo e, allo stesso tempo, continuò a utilizzare anche le sue doti di condottiero, rimanendo a capo delle milizie sforzesche e fiorentine fino al 1451. 

Lo stesso anno passò al servizio del re di Napoli di Ferdinando I che appoggiò durante la guerra contro gli angioini (siamo all’incirca nel 1460). Federico fu anche dalla parte del pontefice Pio II (eletto nel 1458) quando questi fu coinvolto nel conflitto contro Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini. Il pontefice riuscì a togliere a Sigismondo gran parte dei suoi domini, lasciandogli la città di Rimini e pochi altri territori. Ne derivò un grande vantaggio per Federico da Montefeltro che, all’apice del successo, divenne capo della lega italica nel 1466. 

Nel corso degli anni tentò, tuttavia, di ostacolare le mire espansionistiche dei successivi pontefici tanto da arrivare a sostenere proprio la famiglia dei Malatesta, i successori di Sigismondo, difendendone i territori rimasti e assicurando infine a Roberto Malatesta la città di Rimini nel 1468. Altro evento importante per la vita politica e militare del signore di Urbino fu la nomina ufficiale a duca della città stessa, avvenuta nel 1474. 

Anni dopo, nel maggio del 1482 scoppiò una guerra tra Venezia e Ferrara e il duca di Urbino, anche se sempre più stremato da una vita in costante movimento e dalle numerose ferite riportate, decise di parteciparvi a favore della città emiliana. Oltre all’età e le ferite, a fermare l’ormai sessantenne Federico ci si mise anche un‘epidemia e quindi, ammalatosi, venne portato a Ferrara, dove morì il 10 settembre del 1482

Nel corso della sua vita Federico ebbe due matrimoni. Il primo si celebrò nel 1437 con Gentile Brancaleoni, figlia del signore di Mercatello e Sant’Angelo in Vado, mentre il secondo nel 1460 con Battista Sforza, figlia del signore di Pesaro. Sappiamo, inoltre, che ottenne anche altre signorie ed è stato anche conte di Montefeltro (da qui il nome con cui è ricordato).

Come ogni potente politico che si rispetti, fu anche un grande mecenate. Egli si circondò, assieme alla seconda moglie, di numerosi intellettuali e artisti.

Possiamo ricordare, a tal proposito, il celebre ritratto dei due coniugi, ad opera di Piero della Francesca, dipinto ad Urbino proprio nella seconda metà del XV secolo. Il ritratto, ad oggi, è forse la più conosciuta testimonianza iconografica del grande combattente e duca di Urbino: Federico da Montefeltro. 

 

Eleonora Morante

 

PER APPROFONDIRE: 

Enciclopedia Treccani, Federico da Montefeltro duca di Urbino.

Bernd Roeck,  Andreas Tönnesmann, Federico da Montefeltro. Arte, stato e mestiere delle armi, 2005.

Duccio Balestracci, Il Duca. Vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro, 2022.

 

 

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Written by : Redazione

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