L’amore per il Medioevo nasce, in molti di noi, attraverso l’innamoramento per la leggenda di re Artù, dei suoi cavalieri, della Tavola Rotonda, di Merlino e della ricerca del Sacro Graal. Una leggenda molto affascinante che dal Medioevo in poi non manca di essere alla base di molta letteratura con tutto ciò che ne consegue. Tra l’immenso calderone che è la materia arturiana sicuramente la ricerca del Santo Graal è ciò che affascina di più e il libro che mi accingo a recensire tratta proprio di questo.

Il mistero del Graal e i Cavalieri della Tavola Rotonda di Beatrice Borghi e Filippo Galletti edito da Minerva edizioni nel 2020, è un libro dedicato ai ragazzi che vogliono sapere di più su questo argomento, scritto inoltre da due docenti quindi l’accuratezza è sicura!

Il racconto è narrato in prima persona da Perceval, il cavaliere che secondo Il racconto del Graal di Chrétien de Troyes partì alla ricerca della sacra reliquia, il linguaggio si presenta semplice e accattivante, molto adatto al pubblico cui è rivolto il libro.

E il pubblico a cui è rivolto è quello di preadolescenti perché Perceval è sì un cavaliere ma è anche, perché ci viene presentato così da Chrétien stesso, un ragazzo molto giovane che non ha conoscenza né delle armi e né dei modi cortesi che si fa strada alla corte di Artù grazie al suo buon cuore e al suo coraggio. Insomma, ricorda uno dei protagonisti dei romanzi definiti di formazione che durante la narrazione tramite prove, errori, viaggi ed esperienze approda all’età adulta e proprio per questo lo trovo molto adatto per dei giovani. 

Questo libro, però, non racconta solo le vicende di Perceval e la sua ricerca del Sacro Graal ma è anche ricco di approfondimenti: troviamo i luoghi che s’incontrano nella narrazione, degli approfondimenti dedicati al ciclo arturiano e al Graal stesso sia storici che cinematografici e musicali, insomma approfondimenti a tutto tondo che permettono ai ragazzi di comprendere l’influenza che ha avuto il mito arturiano nel nostro immaginario contemporaneo. 

Concludendo, mi sento di consigliare questo piccolo volume a chi desidera regalare un libro a un giovane non ancora troppo vicino alla storia medievale, perché si sa la passione per il Medioevo passa anche attraverso il sogno di diventare cavaliere e non c’è cosa più bella che sognare di far parte della Tavola Rotonda!

 

Giulia Panzanelli

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Written by : Redazione

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