La Vita Nova, composta tra il 1293 e il 1294, racconta l’origine e l’evoluzione dell’amore del poeta per Beatrice; in quest’opera si sviluppano alcuni temi tipicamente stilnovisti, come quello della donna-angelo.

La Vita Nova è dedicata alla gentilissima Beatrice, la quale diventa, grazie ai versi di Dante, uno dei primi personaggi letterari ad introdurre una visione più spiritualizzante della donna, la quale viene esaltata come un angelo in terra e dispensatrice di salvezza. Si tratta di una creatura perfetta capace di suscitare nell’uomo sentimenti profondi e di elevare la sua anima fino a Dio, liberandola da ogni miseria e bruttura terrena, conducendola così dal peccato alla beatitudine. Si tratta di un’autobiografia assieme amorosa e poetica, in forma di prosimetro in 42 capitoli; raccoglie trentuno liriche, alcune risalenti agli anni precedenti, alcune composte per l’occasione, inframmezzate da brevi prose con il compito di connettere le liriche, contestualizzarne la composizione, commentarne il contenuto.

Dante incontra Beatrice a nove anni, e poi ancora nove anni dopo, quando ne riceve il saluto. Fedele alle regole dell’amor cortese, cela il proprio amore rivolgendo le proprie attenzioni a due successive “donne dello schermo”, ma così facendo offende Beatrice, che prima gli toglie il saluto e poi lo schernisce. Dalla prostrazione in cui è caduto, Dante si riscatta inaugurando la “poetica della lode”: ora egli appaga il proprio amore unicamente lodando l’amata.

Con La Vita Nova Dante inventa lo Stilnovo e una nuova concezione dell’amore, inscindibile da ragione e virtù. Si tratta di un’autobiografia dell’anima, in cui la vicenda amorosa è del tutto spiritualizzata: la POETICA DEL SALUTO, di ascendenza guinizzelliana (in cui la donna appare come creatura angelica, tramite della “salute”, cioè salvezza, divina che ella dispensa attraverso il saluto) viene superata dalla POETICA DELLA LODE, in cui l’amore del poeta non cerca più ricompensa o contraccambio, ma si appaga pienamente nel lodare la donna con le parole della poesia, rivolte non più alla donna stessa, ma a un lettore che conosce la vera natura dell’amore.
La trama dell’opera è molto semplice e lineare: il racconto si basa sull’amore di Dante verso Beatrice. La svolta amorosa e letteraria di Dante, marcata nel testo Donne ch’avete intelletto d’amore, canzone-manifesto dello stilnovismo dantesco, appare rinforzata dalla prematura morte di Beatrice, condizione quasi necessaria per un autentico amore. Il libro si chiude poi con la promessa di non parlare più di Beatrice, fino a quando non si potrà dicer di lei quello che non fue mai detto d’alcuna: Dante le dedicherà in seguito la Divina Commedia.

 

Martina Michelangeli x Medievaleggiando

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Written by : Redazione

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