Il nome di Neil Gaiman richiama istantaneamente alla mente il personaggio di Sandman, protagonista dell’omonimo, famosissimo fumetto, ma l’autore britannico ha molte altre frecce al suo arco, tanti altri mondi scaturiti dalla sua penna che riecheggiano il nostro Medioevo, in particolare la letteratura germanica medievale. Scrittore prolifico, si è dedicato non solo a fumetti e romanzi, ma anche alla letteratura per bambini, alla sceneggiatura per film e telefilm, perfino alla saggistica, ed il suo fantasy è quanto di più mutevole si possa trovare: se alcuni libri sono collegati tra di loro, altri invece mostrano mondi completamente diversi, in un esercizio creativo pieno di virtuosismi.

Gaiman fu ispirato da un campione della fantasia, il professore d’Oxford J.R.R. Tolkien, grande conoscitore dei miti nordici nonché creatore di splendidi mondi medievalisti:

“Da grande, volevo diventare uno scrittore […] e volevo scrivere Il Signore degli Anelli. Il problema era che era già stato scritto […] infine arrivai alla conclusione che la cosa migliore sarebbe stata finire con una copia de Il Signore degli Anelli in un mondo parallelo in cui il Professor Tolkien non fosse mai esistito […] in quell’universo parallelo sarei stato l’autore de Il Signore degli Anelli, e non può esistere cosa migliore. E continuai a leggere Il Signore degli Anelli finché non ebbi più bisogno di leggerlo ulteriormente, perché era dentro di me.”

ed è arrivato ad essere egli stesso una delle punte di diamante del genere, tanto da apparire sulla copertina di The Faces of Fantasy (Tor Books, 1996), il photobook di Patti Perret dedicato ai maggiori autori della letteratura fantasy.

 L’ultima fatica di Gaiman è Miti del nord (Norse Mythology, 2017) una raccolta in cui narra una serie di episodi della mitologia norrena, dopo un’introduzione in cui rintraccia l’origine della sua fascinazione per queste storie fino alla sua infanzia, dove incontrò Thor nella veste grafica che gli diede il fumettista Jack Kirby, e presenta i tre dèi che più spesso vediamo protagonisti di avventure straordinarie. Miti del nord è, a mio parere, un ottimo primo passo per chi fosse completamente digiuno di miti norreni e vi si volesse approcciare, magari intimorito dai testi medievali come l’Edda di Snorri Sturluson o l’Edda poetica che a volte sono circondati da un’aura di complessità che scoraggia i lettori meno ferrati (come sempre, si tratta di comprendere se il libro incontra il proprio orizzonte d’attesa; se si sta cercando un volume per una tesi o anche solo una ricerca scolastica, non è il testo adatto). Corredato di un breve glossario, i racconti ripercorrono in una forma più moderna e scorrevole carmi come la famosa Vǫluspá, la profezia della veggente, l’ilare Þrymskviða, il carme di Þrymrdove possiamo incontrare Thor in gonnella, e ancora scoprire come Freya ottenne la sua meravigliosa collana Brisingamen, stando alle parole di Snorri.

Alcuni lettori sono rimasti un po’ delusi (ed ammetto, io sono una di quelli) per quanto poco della propria inventiva ci abbia messo Gaiman: di lacune nel quadro della mitologia norrena a noi giunto ce ne sono moltissime purtroppo, spazio più che sufficiente per l’immaginazione per crescere, stimolata dal meraviglioso patrimonio sopravvissuto. Senza dubbio Gaiman ha mostrato un gran rispetto, un timore reverenziale nei confronti della materia a cui si è approcciato, ma avrei voluto vedere la sua fantasia giocare in maniera più libera con quei colori, vedere fili nuovi nell’intreccio che abbiamo imparato a conoscere e amare, e dopotutto l’aggiunta di speculazioni personali, la scelta di quale versione tramandare e più o meno abili fusioni erano atteggiamenti già presenti nel Medioevo. È importante distinguere tra invenzione e tradizione, ma con le dovute precauzioni e specificazioni le due cose non si escludono necessariamente, anzi, possono danzare con un grazia che incanta (non è questo forse il medievalismo?).

Gaiman, infatti, ha anche trasportato gli dèi norreni oltre l’Età di Mezzo, nel suo romanzo più famoso: American Gods. Un’altra storia per un altro giorno.

Valérie Morisi

Per approfondire:

Il canzoniere eddico, a cura di Piergiuseppe Scardigli, Garzanti, Milano 2004.

>Vǫluspá. Un’apocalisse norrena, a cura di Marcello Meli, Carocci, Roma 2008.

ARDUINI ROBERTO, Quando Neil Gaiman sognava J.R.R. Tolkien, sito dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, 29 gennaio 2012 (https://www.jrrtolkien.it/2012/01/29/quando-neil-gaiman-sognava-j-r-r-tolkien/)

CHIESA ISNARDI GIANNA, I miti nordici, Longanesi, Milano 2008.

GAIMAN NEIL, Miti del nord, Mondadori, Milano 2018.

LARRINGTON CAROLYNE, The Norse Myths: A Guide to the Gods and Heroes, Thames & Hudson, New York 2017.

STURLUSON Snorri, Edda, tradotto con introduzione e note di Gianna Chiesa Isnardi, Garzanti, Milano 2016.

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Written by : Redazione

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