Sir Balin il Selvaggio, detto anche il Cavaliere dalle Due Spade (Knight with the Two Swords), è un personaggio della materia di Bretagna, anche se si tratta di un personaggio aggiunto molto più tardi al mondo arturiano medievale: si racconta che sia stato un valente cavaliere, ma a causa di un violento scontro fratricida con il fratello Sir Balan, non riuscì mai a entrare nella Tavola Rotonda, prima della fondazione dell’istituzione. La storia di Sir Balin e suo fratello Balan si trova nell’epica rivisitazione di Thomas Malory della leggenda arturiana, La Morte di Artù. Malory ha basato il suo racconto sulla continuazione del secondo libro del ciclo post-vulgata francese antico della leggenda del Graal, la Suite du Merlin (la cui storia è tramandata in soli due manoscritti: British Museum Add. 38117 e Cambridge Add. 7071, entrambi risalenti al XIV secolo).

Risalente alla metà del XIII secolo, a differenza di altri cavalieri del ciclo bretone, Sir Balin non fu molto conosciuto, anche se rimase noto in materia letteraria per essere stato colui che infligge il “colpo doloroso” al Re Pescatore, con la lancia che trafisse Cristo sulla Croce, creando così la scena per la versione post-Vulgata della ricerca del Santo Graal.

Si narra che Sir Balin vive solo per alcune settimane dopo la sua liberazione dalla prigione di Re Artù e il suo successivo assassinio della Dama del Lago. Poco prima della sua partenza, il suo destino è segnato dall’arrivo di una misteriosa fanciulla che porta una spada che solo il cavaliere “più virtuoso” nella corte di Artù sarà in grado di impugnare. Balin estrae con facilità la spada, ma le valorose avventure del cavaliere Balin si concludono quando lui e suo fratello Balan si distruggono a vicenda in un combattimento, compiendo una profezia sul destino del portatore della spada della fanciulla misteriosa. Nella storia sembrerebbe che Mago Merlino abbiamo detto proprio ad Arthur Balin che sarebbe stato il suo cavaliere migliore e il più coraggioso.

Un vero peccato se pensiamo che probabilmente se Sir Balin fosse sopravvissuto alla nascita della Tavola Rotonda, avrebbe avuto un ruolo rilevante nella materia arturiana e una maggiore fama tra i posteri appassionati di Medioevo e non. Non bisogna dimenticare un dettaglio, non da poco per un cavaliere: Sir Balin dimostrò di essere “un uomo buono di passaggio delle sue mani e delle sue azioni, e senza malvagità o trecheria e senza tradimento”, ma Malory rivela che la sua caratteristica distintiva è l’impetuosità, una particolarità poco consona al codice della cavalleria.

Martina Michelangeli x Medievaleggiando

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Written by : Redazione

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