La crisi dell’impero romano nel III secolo ha determinato lo spostamento del baricentro verso oriente.

Qui prese vita una nuova epoca, quella bizantina grazie a:

  • la fondazione di una nuova capitale,
  • la fusione tra la religione cristiana e una struttura statale, prettamente romana
  • e la cultura greca. 

Come è noto, il termine “bizantino” nasce più tardi e i cittadini dell’Impero d’Oriente non seppero mai di essere definiti tali, tra di loro si chiamavano “romani”. L’imperatore non era solo il comandante dell’esercito, giudice e legislatore, ma anche il protettore della Chiesa, scelto da Dio e quindi soggetto ad un culto speciale.

Costantinopoli per secoli sarà il più importante centro culturale del mondo: la scienza, la filosofia, la storia greca erano fondamentali per una degna formazione culturale. Il sistema amministrativo era senza precedenti e gestito da funzionari specializzati, l’economia sviluppata e vi era un’alta abilità militare.

Il primo imperatore di questo nuovo impero fu Costantino I (306-337), ma la sua ascesa al trono non fu semplice e immediata. 

Nel 305 divenne evidente il fallimento della forma di governo fino a quel momento adottata, la tetrarchia. Diocleziano e Massimiano avevano abdicato a beneficio dei Cesari Galerio e Costanzo Cloro, ma i figli degli Augusti e dei Cesari non accettarono di rinunciare alla successione.

La morte di Costanzo Cloro provocò reazioni a catena non previste: il figlio Costantino venne acclamato imperatore dalle sue truppe. Riuscì ad eliminare Massimiano nel 310 e, progressivamente, si acuirono anche i contrasti con Massenzio.

Dopo essersi alleato con Massimino e Licinio, ottennero i primi successi a Verona e a Torino, fino a quando Massenzio non fu sconfitto definitivamente e ucciso nella battaglia combattuta nell’ottobre 312 a Roma, presso ponte Milvio. Costantino divenne il padrone dell’Occidente ed assunse il ruolo di protettore dei cristiani. 

Grande novità in questi anni fu il consenso dato alla nuova religione. Dopo le più grandi persecuzioni dei secoli passati, i cristiani ora ottengono la libertà di culto.

Il primo riconoscimento al cristianesimo si ebbe con l’editto di Galerio nel 311 e, poco più tardi, Costantino e Licinio si incontrarono a Milano per ampliarne il contenuto a favore dei cristiani: nel 313 Costantino ufficialmente emana l’editto di Milano.

È il primo passo che porterà il cristianesimo ad essere riconosciuto come religione ufficiale dell’impero. Con il nuovo editto, il cristianesimo ottenne lo status di religio licita, culto riconosciuto ed ammesso: impero ed episcopato da questo momento iniziarono una collaborazione. 

Ben presto tra i due Augusti, Costantino e Licinio, si accese uno scontro che sembrava essere inevitabile e che portò a riunificare l’impero sotto la guida di chi ne fosse uscito vincitore. Per la propaganda cristiana il conflitto assunse le sembianze di una guerra di religione: Costantino accorse a conquistare l’oriente come per realizzare un piano provvidenziale. Nel 324 quest’ultimo ebbe la meglio accentrando nelle proprie mani tutto il potere.

Tra le riforme del nuovo e unico imperatore, di fondamentale importanza fu quella monetaria che vide dal 312 la coniazione del solidus aureus. Costantino accentrò il potere tutto nella sua figura, il collegio dei più alti funzionari dipendeva direttamente da lui.

In questi anni il corpo sociale subì profonde trasformazioni: venne mantenuta la separazione fra carriere civili e carriere militari, voluta già da Diocleziano, al fine di far specializzare il personale. Questo favorì la penetrazione dell’elemento germanico nel corpo militare e addirittura la sua ascesa fino alle più alte cariche.

Uno degli aspetti più dibattuti è la posizione dell’imperatore verso la religione cristiana: alcuni studiosi ritengono che Costantino rimase fedele ai culti pagani e sostenne la nuova fede solo per motivi politici; altri invece credono che la sua conversione sia stata autentica. Di certo, Costantino il Grande è stato fatto passare volontariamente alla storia come l’imperatore paladino dei cristiani.

Molte sono le ipotesi circa la sua conversione: sia Lattanzio che Eusebio di Cesarea ci raccontano di un presunto sogno avuto dall’imperatore, poco prima della sua battaglia contro Massenzio.

Il primo afferma che Costantino ricevette in sogno la promessa divina che, se avesse fatto incidere il monogramma di Cristo “XP” sugli scudi dei soldati, avrebbe vinto. Il secondo sostiene che mentre l’esercito marciava verso Roma, gli apparve una croce con su scritto “In questo segno vincerai”. Esistono varie fonti riguardanti questo evento, purtroppo discordi tra loro.

Un’ipotesi molto gettonata è che Costantino abbia ricevuto il battesimo a Roma nel 314 circa, per mano di Papa Silvestro, supposizione che sicuramente mette in risalto lo stretto rapporto che si era andato a creare tra il potere temporale e la Chiesa. Al contrario, alcuni sostengono che sia stato battezzato poco prima della morte nel 337 dal vescovo ariano Eusebio di Nicomedia.

Quale che sia la verità assoluta, l’età di Costantino segnò una vera e propria svolta. 

Per quanto riguarda il suo approccio al paganesimo, l’imperatore adottò una certa chiusura nei confronti del politeismo. Dalla Vita Constantini di Eusebio di Cesarea sappiamo che erano vietati i sacrifici agli idoli ed erigere statue agli dei. L’imperatore avrebbe anche ordinato di confiscare i beni ai santuari e di distruggerli.

Probabilmente non si attuò una distruzione sistematica dei templi, ma la legislazione costantiniana si mostrò influenzata da concezioni e preoccupazioni degli ambienti cristiani, segnando il passaggio dall’impero pagano a quello cristiano.

L’imperatore intervenne anche in alcune controversie interne alla Chiesa, prime fra tutte quella donatista e quella ariana. Nel 325 convocò a Nicea e diresse lui stesso i lavori del primo concilio ecumenico della cristianità, in cui venne condannata la dottrina ariana.

Dopo la sua definitiva vittoria contro Licinio nel 324, l’imperatore indebolì i legami con Roma ed elesse come sua capitale una nuova città. Nel 326 iniziarono i lavori di costruzione della nuova città che venne inaugurata nel 330 con il nome di Costantinopoli, la nuova Roma.

La scelta cadde su Bisanzio (oggi Istanbul), una città greca posta sul Bosforo, perché godeva di una posizione favorevole: al centro dei territori dell’impero; oltretutto, la collocazione su una lingua di terra nel Mar di Marmara avrebbe permesso la costruzione di un sistema difensivo di ultima generazione. 

Grazie alla sua posizione, la città poteva controllare il commercio tra l’Europa e l’Asia, e questo la trasformò nel più importante centro commerciale marittimo conosciuto. Per onore al proprio fondatore venne chiamata Costantinopoli, la città di Costantino.

Prima della sua effettiva fondazione, l’imperatore istituì per la città un distretto speciale e le concesse il medesimo stato giuridico di Roma, lo ius Italicum di cui beneficiavano gli abitanti dell’Urbe.

L’8 novembre 324 Costantino decise di ampliarla, facendo compiere l’inauguratio: il rituale prevedeva la cosiddetta limitatio, cioè la delimitazione dei confini del sito e del suo perimetro sacro. La consecratio si ebbe il 26 novembre del 328. La tecnica augurale prevedeva l’osservazione delle stelle e dei pianeti da parte dell’imperatore. Lo scopo era quello di assegnare un significato cosmico e universale alla fondazione.

Costantinopoli è ufficialmente fondata l’11 maggio 330. Tra i vari festeggiamenti si tenne una messa solenne dentro la prima cattedrale della città, Hagia Irene

Dotata di una prima cerchia di mura, la città crebbe in breve tempo tanto da farvi insediare un altro senato; nuovi palazzi e chiese vennero edificate in accordo con la nuova religione cristiana. Vennero innalzati numerosi edifici tra cui il foro impostato su due piani, con al centro la colonna sormontata dalla statua di Costantino, rappresentato come Apollo-Helios.

Nella mano destra lo scettro e nella sinistra il globo contenente un frammento della vera croce. Il monumento racchiudeva reliquie pagane e cristiane, creava una sintesi di elementi di ambo le culture, entrambe subordinate alla figura dell’imperatore.

La città fu arricchita di edifici monumentali per coniugare e far vivere pacificamente simboli cristiani e pagani. L’imperatore fece costruire il mausoleo per la sua famiglia, la chiesa dei S. Apostoli con un impianto cruciforme. Allo stesso tempo si innalzò anche un santuario dedicato alla Triade Capitolina. Nell’area antica della città sorsero il palazzo imperiale, la chiesa di S. Irene e ben presto la basilica di S. Sofia. Il legame ideale più forte con Roma era l’ippodromo. 

La fondazione di Costantinopoli, che dopo la divisione dell’impero ne divenne capitale, fu un ulteriore indizio dell’imminente scissione dell’Impero Romano. La storia dei due imperi per i primi decenni è intrecciata.

Ma mentre l’Impero Romano d’Occidente vide la sua fine nel 476, l’Impero Romano d’Oriente proseguì la sua corsa fino al 1453, anno in cui Costantinopoli fu conquistata dall’Impero Ottomano. Oriente e occidente, per secoli, avanzarono su due strade parallele.

Costantino morì il 22 maggio 337: la sua salma, avvolta nella porpora e deposta in una bara d’oro, fu trasportata a Costantinopoli e accolta da un corteo funebre. Rimase esposta al pubblico per molto tempo.

Costantino riuscì nell’intento di realizzare un progetto che era stato vagheggiato dai suoi predecessori, quello di essere il signore, il dominus di tutto l’orbe (il globo). Lasciò alle sue spalle non solo le basi su cui si è evoluta tutta la storia medievale e di epoca moderna, ma anche la fondazione di una nuova città, non una qualunque, ma quella che sarà la capitale di un nuovo impero la cui prosperosa vita durerà ben undici secoli. 

                         

 Barbara Alastra 

 

Per approfondire:

 

CLAUSS MANFRED, Costantino e il suo tempo, Bologna, 2013.  

IANNELLI NICOLA, Sorge una nuova Roma: la fondazione di Costantinopoli, in “Misteri, culti e segreti dell’antica Roma”, 2014, pp. 267-290.

OSTROGORSKY GEORG, Storia dell’impero bizantino, Torino, 2014.

SINISCALCO PAOLO, Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Roma, 2009.

 

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Written by : Redazione

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