È per noi un vero piacere oggi recensire Religioni fantastiche e dove trovarle. Divinità, miti e riti nella fantascienza e nel fantasy a cura di Igor Baglioni, Ilaria Baino e Chiara Crosignani, edito in due volumi da Edizioni Quasar.
Questi due volumi nascono a seguito di un convegno svoltosi nel 2019 che aveva per oggetto proprio l’indagine della rappresentazione religiosa nella produzione letteraria della fantascienza e del fantasy. Ogni saggio qui contenuto propone una prospettiva interessante e una rilettura per nulla banale e scontata di molti dei romanzi che ci hanno affascinato.
Soprattutto l’introduzione mette bene in luce come i mondi creati dagli autori di genere siano fortemente legati alla nostra realtà: sia perché gli scrittori stessi, anche solo per antitesi, attingono al loro vivere per creare uno sfondo al loro romanzo; sia perché alcuni di questi decidono di criticare la loro società ricreandola in un ambiente diverso per offrire spunti di riflessione; sia, infine, perché il lettore stesso si lascia totalmente trasportare in questi “nuovi mondi” fino a produrre religioni ad essi collegate.
I due volumi sono divisi in ordine cronologico, il primo va dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento, mentre il secondo dagli anni Ottanta ai nostri giorni. Questa divisione permette al lettore di orientarsi con più facilità nei vari saggi della raccolta.
Il primo volume è dedicato per lo più alla fantascienza che tra gli anni Venti e Settanta del Novecento ha il suo massimo splendore con i romanzi di Asimov e Herbert, ma ovviamente non può mancare un saggio dedicato al padre del fantasy moderno: J. R. R. Tolkien.
Il saggio di Davide Burgio “La questione della salvezza dei pagani nell’universo finzionale tolkieniano: il Dibattito di FInrod e Andreth”, ci porta a scoprire un breve scritto di Tolkien, conosciuto solo dai veri conoscitori dell’opera di tolkieniana, che sovverte tutta una serie di conoscenze pregresse riguardo la religione del mondo da lui creato.
Non mancano saggi dedicati ad autori italiani quali Italo Calvino e Primo Levi. Del primo viene presa in esame, da Francesca Boldrer, la raccolta Le cosmicomiche e il suo debito nei confronti del poeta romano Virgilio. Del secondo, invece, Mattia Cravero evidenzia come, in alcuni suoi racconti di carattere fantascientifico, Primo Levi giochi con le sue conoscenze dei temi ebraici e della cultura occidentale dando vita a pastiche letterari di pregevole interesse.
Nel secondo volume di quest’opera, troviamo saggi altrettanto interessanti. Spiccatamente medievaleggianti sono quelli di Crosignani, Montanari, Lattanzi e Bella-Fenandéz/Aracil che ci accompagnano in un viaggio che tocca diversi prodotti cult della cultura pop cinematografica. Andiamo a vedere un po’ di cosa trattano.
Crosignani ci porta alla scoperta del dualismo nella fortunatissima saga La Ruota del tempo con un’analisi che scava nel profondo dei personaggi e delle loro storie, arrivando a svelare il vero ruolo del Bene e del Male all’interno della serie.
Il contributo di Montanari sposta l’attenzione dal Medioevo reale a quello cinematografico, prendendo come esempio Il 13 guerriero (1999), Beowulf (2007) e Vikings (2013-2021). E’ una sorpresa notare come anche nel campo dell’intrattenimento siano presenti in forma rivisitata e volutamente imbellettata l’elemento del cannibalismo e dell’antropofagia, dei rituali e del sangue, trasformati, chiaramente, per essere più digeribili da un pubblico generalista contemporaneo.
Lattanzi, invece, ci trasporta letteralmente su un altro pianeta e precisamente nella saga di Riddick, serie fantascientifica molto in voga tra gli adolescenti negli anni 2000. Nonostante sia ambientato in un altro spazio-tempo, è decisamente interessante la lettura del pellegrinaggio dei protagonisti verso la Nuova Mecca, una visione che, considerando gli anni in cui è stato girato, non è per nulla banale.
In ultimo abbiamo Bella-Fenandéz e Aracil che ci riportano sul pianeta Terra nella ridente Spagna. I due autori scelgono di abbandonare le trasposizioni e si avvicinano al mondo del LARP (Live Action Role-Playing – Gioco di ruolo dal vivo), all’interno del quale evidenziano l’importanza della religione e di tutta una serie di riti e feste connesse al gioco.
Dopo questi piccoli spoiler, che siamo sicuri vi abbiano incuriosito, possiamo giungere alle nostre conclusioni. Senza dubbio si può affermare che questo testo sia una boccata d’aria fresca nel panorama degli studi sul medievalismo religioso e, in generale, sulla rappresentazione di tematiche spirituali nella contemporaneità. Con un approccio divulgativo, i vari autori hanno analizzato i prodotti più in voga del mercato fantascientifico e fantasy, dando al lettore una nuova chiave di lettura e aiutandolo a scendere al di sotto della superficie.
Religioni fantastiche e dove trovarle è un must have per tutti coloro che studiano i revival del Medioevo in ambito cinematografico e religioso e, più in generale, è consigliato a tutti i lettori che hanno voglia di vedere il loro film o la loro serie preferita da un altro punto di vista. Da non perdere!
Giulia Panzanelli, Martina Corona