La maggior parte dei nostri lettori avrà visto il cartone Disney Robin Hood e conoscerà il principe Giovanni, “il re fasullo d’Inghilterra”. Il personaggio ricorda il re d’Inghilterra Giovanni, conosciuto come Giovanni Senzaterra. Ecco, sappiamo che il 15 giugno del 1215 ricorre l’episodio della promulgazione della Magna Charta libertatum. L’episodio vede come protagonista proprio lui: Giovanni Senzaterra. 

Per l’occasione noi di Medievaleggiando abbiamo deciso di dedicare un articolo ad uno dei re inglesi forse più conosciuto del periodo medievale. Iniziamo, dapprima, con lo spiegare il perché di questo infelice soprannome. È molto più semplice di quello che si possa pensare: essendo l’ultimo di numerosi fratelli, era rimasto senza alcun possedimento. 

Giovanni nacque nel 1167 ad Oxford, era figlio di Enrico II d’Inghilterra e fratello minore di Riccardo “Cuor di leone”. Quando il fratello Riccardo divenne re e successivamente partì per la terza crociata, Giovanni ottenne la reggenza ma tentò di deporre Riccardo e usurpare il trono inglese. Il tentativo fallì e, dopo essere stato perdonato dal fratello, gli successe naturalmente nel 1199, divenendo sia re d’Inghilterra che duca di Normandia. Nel 1206 Giovanni si oppose alla nomina dell’arcivescovo di Canterbury Stefano Langton, voluto dall’allora pontefice Innocenzo III (1198-1216), e cacciò via i monaci da Canterbury.

Questo provocò una dura reazione del papa, nel 1208 Innocenzo infatti lanciò un interdetto su tutta l’Inghilterra. Giovanni reagì sfidando l’interdetto ed esiliando il clero che gli aveva disobbedito. In generale, il sovrano inglese impose numerose tasse alla popolazione e stabilì un forte accentramento del potere. Questo lo rese un sovrano poco amato dalle altre potenze, tra le quali il papato. Innocenzo III decise quindi di scomunicarlo e deporlo, addirittura invitando Filippo II Augusto di Francia ad invadere l’Inghilterra. Contrariamente alle aspettative, però, Giovanni decise di sottomettersi. Così venne confermato e accettato il vescovo Langton e il clero esiliato poté rientrare e riavere i suoi beni, prima confiscati. Giovanni, inoltre, dichiarò l’Inghilterra bene feudale del papato

A questo punto abbiamo già citato uno dei nemici principali dell’Inghilterra, la Francia (ricordiamo che successivamente vi si dovette scontrare anche Edoardo I d’Inghilterra con Filippo IV il Bello, per non parlare della successiva Guerra dei cent’anni!). Anche in questa situazione vi fu comunque uno scontro tra le due nazioni: per gli inglesi Giovanni Senzaterra, per i francesi Filippo II Augusto. Purtroppo per il protagonista del nostro articolo l’Inghilterra subì una dura sconfitta a Bouvines, nel 1214. Firmata una tregua con Filippo, rientrò velocemente in terra inglese. Nel corso degli anni, infatti, le sue politiche accentratrici gli avevano procurato non pochi nemici.

Il clero, i baroni e anche il popolo si erano coalizzati contro di lui. Tentò di fermare quest’alleanza ma con scarso successo e venne costretto, l’anno successivo, a promulgare e firmare la già citata Magna Charta libertatum, che riconosceva loro numerosi diritti e privilegi. Fortunatamente per lui, riuscì in breve tempo a far annullare questa carta. Aveva approfittato, infatti, della decisione di alcuni baroni di attaccare i suoi territori. Questo spinse il pontefice, oltretutto, a scomunicare alcuni baroni che si erano opposti al sovrano inglese. Giovanni Senzaterra non fece in tempo, tuttavia, a vedere gli effetti di questa sua ultima decisione: la sua morte avvenne improvvisamente il 10 ottobre del 1216 a Newark.

Eleonora Morante

Per approfondire:

Reginald Francis Treharne, Giovanni Senzaterra, Re d’Inghilterra

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Written by : Redazione

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